La creatività ha di solito generato profitto e vantaggi, ma talvolta anche confusione.
Come quella venutasi a creare ieri sera a bordo campo nei pressi della panchina su cui era (seduto?) Maurizio Sarri.
Il Bologna di scena al San Paolo non indossa la sua casacca tradizionale a strisce rosso-blu, bensì le inconsuete e spesso inutilizzate color blu-notte. Il caso ha voluto che anche il tecnico degli azzurri indossasse la sua solita tuta dello stesso colore.
Nei primi minuti si giocano due gare, quella tra Napoli e Bologna e quella tra il quarto uomo Passeri ed il tecnico azzurro, invitato più volte a sostituire la tuta indossata con quella di un di colore diverso.
Per qualche minuto gli unici a vedere le trame di gioco, tra l’altro deliziose, sono i presenti allo stadio. Dagli schermi della Tv, rigorosamente senza sonoro, si gode un simpatico siparietto, quello che vede protagonisti un Passeri agitato ed indispettito ed un Sarri che conferma in maniera spudorata la sua reticenza a compiere cambi: di sostituire la sua tuta proprio non ne vuol sapere.
Il generoso arbitro Gervasoni, forse preoccupato per i milioni di spettatori vogliosi di vedere la Tv comodamente seduti sul divano di casa, cala il sipario in maniera definitiva dopo qualche minuto, si avvicina a Sarri e gli intima di cambiare la tuta indossata con un’altra, minacciandolo, in caso contrario, di allontanarlo dal campo.
E’ ipotizzabile la tentazione di contraddire anche Gervasoni (e forse anche di andare a fumare liberamente la sua ennesima sigaretta di giornata in tribuna) sia stata molto forte, ma il “buon” Maurizio obbedisce, indossando una tuta di colore rosso.
Finalmente si torna a godere della gara. Il Napoli delizia i tifosi, tutti i tifosi, sia quelli presenti allo stadio che quelli a casa. Gabbiadini segna una doppietta, Mertens ne fa addirittura tre, a David Lopez torna la consapevolezza di saperla buttare dentro (anche se con un braccio).
Si canta a squarciagola “un giorno all’improvviso”, ma sarebbe forse più opportuno cantare “volare” di Domenico Modugno.
Il Napoli vola sul serio. Nel blu dipinto di blu. Anzi, di rosso.