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SSC Napoli, è il Silenzio degli Innocenti

Il Napoli è in silenzio stampa, da ormai due settimane. Se in passato la gestione della comunicazione da parte del club azzurro aveva dato adito ad aspre critiche, con decisioni a volte inspiegabili e comportamenti al limite della censura, ora va registrata una globale inversione di tendenza.

Si è sempre criticato il club azzurro per la scarsa capacità di gestione dei rapporti con gli organi di stampa e di non “fidelizzare” abbastanza i propri fans.  Il silenzio stampa di questi ultimi tempi sembrerebbe dar ragione a chi ha sempre stigmatizzato le strategie di comunicazione del club, ma non è così.  L’attuale embargo mediatico, infatti, è un elemento di discontinuità rispetto al percorso comunicativo che il Napoli aveva impostato all’inizio di questa stagione, aperta ufficialmente con la preparazione in Val di Sole.

Il ritiro di Dimaro 2017 verrà ricordato, infatti, come uno più tranquilli e sereni degli ultimi anni, non solo sul piano sportivo, per quel che attiene alla preparazione vera e propria, ma anche e soprattutto per l’inattesa apertura del club partenopeo ai mezzi di comunicazione ed alla tifoseria.

Nonostante si sia temporaneamente tappato la bocca,  il Napoli non è affatto assente dalle prime pagine o dai sommari televisivi. Non parlano i tesserati, parla invece il presidente De Laurentiis, proprio in questi giorni oggetto di un’intervista esclusiva nientemeno che al Corriere della Sera, testata non proprio amica in passato, con cui il rapporto pare esser rientrato nei ranghi di un rispetto reciproco.

Questa volta il silenzio della società azzurra è un “Silenzio degli Innocenti”, perché quasi imposto dagli eventi e non dettato da scelte discriminatorie verso stampa e tifosi. Il silenzio stampa è stato indetto più per preservare il gruppo di lavoro da fattori esterni: prima la “querelle” legata a Pepe Reina, poi le dichiarazioni di Raiola su Sarri, Insigne e De Laurentiis hanno di fatto sancito la scelta.

La svolta comunicativa c’è stata eccome, anzi è stato l’elemento di maggiore novità di questo inizio di stagione: dal ritiro in Val di Sole l’impressione è che il Napoli abbia inaugurato una Nuova Era,  aprendo mediaticamente a tutti, elargendo esclusive ed interviste dei propri tesserati alle maggiori testate per la Pay-TV, ai principali quotidiani sportivi ed anche alle numerose emittenti private che sono salite in ritiro per seguire i primi passi della squadra.

Questa estate è stata caratterizzata da una presenza costante del Napoli sui media: l’ intervista esclusiva di Mario Rui a Sky Sport o le stesse dichiarazioni dell’allenatore affidate a più riprese ai microfoni di Mediaset Premium, rappresentano un fulgido esempio di come il Napoli abbia deciso di rinnovare le relazioni con il mondo dei media, di “mantenere” buoni rapporti con tutti. I faccioni  e le dichiarazioni di Hamsik, Callejon e Jorginho sulle colonne dei principali quotidiani sportivi, hanno aggiunto ulteriori tasselli ad un mosaico di rinnovamento globale dei rapporti col mondo esterno, all’insegna di l’inversione di rotta sulla comunicazione.

 

 

 

I social, poi, sono stati il vero e proprio volano della nuova veste che il Napoli si è voluto regalare agli occhi di tifosi ed addetti ai lavori, con proposte e contenuti sempre frizzanti, a volte anche giocosi e divertenti,  ma sempre nel segno di una ritrovata apertura verso gli attori “esterni”, che sono certamente i giornalisti ed i tifosi ma anche dei semplici curiosi cybernauti.

I profili Instagram, Facebook e Twitter del Napoli hanno acquisito milioni di followers, venendo presi d’assalto dal popolo del tifo, desideroso di imbattersi nelle novità per la nuova stagione. Un passaggio decisivo in tal senso è stato lo sbarco sui social cinesi e quindi l’ampio respiro scelto per proporre il marchio su mercati finora non esplorati. Il ritiro del Napoli in Trentino, per esempio, è stato un autentico “evento” che si è strategicamente scelto di  veicolare sulle piattaforme di diffusione del Paese del Dragone, attraverso Wechat (800 milioni di follower) e Weibo (circa 300 milioni), il tutto tradotto negli ideogrammi cinesi e in lingua inglese.

 

 

 

Ma la Cina rappresenta solo la punta di diamante di un programma globale su scala internazionale, perché analoghe iniziative hanno riguardato anche Portogallo e Brasile e finanche gli Stati Uniti attraverso Snapchat.

Ad interessarsi delle vicende del Napoli a Dimaro Folgarida in Val di Sole è stato anche il profilo professionale Dugout che si occupa in maniera specifica delle attività dei top club calcistici europei e dei loro giocatori di punta. Per tutto il periodo del ritiro in Val di Sole sono stati proposti video e interviste con relativi benefici riscontri sul piano promozionale e commerciale.

 

 

 

 

La SSCNapoli attraverso i web-social diffonde contenuti audio-video, interviste, foto e web-content per certi versi anche innovativi per il mondo del calcio, come per esempio dei flash dal backstage del ritiro, oppure esilaranti “gag” tra i calciatori e scene di vita quotidiana in Casa Napoli.  Tantissimi sono i contributi social dei campioni azzurri (con Dries Mertens  autentico “mattatore”, ma anche Pepe Reina è stato uno dei più attivi) all’interno degli spogliatoi, materiale a cui i fruitori della rete o i fans non rimangono quasi mai insensibili.

Se pensiamo che perfino Christian Maggio, ormai da dieci anni a Napoli ma piuttosto “allergico” ai social fino ad ora,  per la prima volta ha inaugurato un proprio profilo personale su Instagram, scelta evidentemente non casuale, il quadro è ancora più chiaro. 

Solo per il ritiro precampionato, ai feedback raccolti sui nuovi media si aggiungono oltre il migliaio di articoli sui quotidiani e sui siti web degli organi di informazione, le decine di ore di collegamenti radio (in particolare Radio Kiss Kiss), gli innumerevoli servizi e collegamenti diffusi da Mediaset PremiumSky e Rai.

A questo dobbiamo aggiungere il pienone registrato in Val di Sole, con afflussi record e punte di 5000 fans al giorno accorsi in ritiro, per assistere agli allenamenti, scattare una foto ricordo con i calciatori ed alla ricerca di autografi da sfoggiare in bella mostra come trofei.

La nuova strategia di approccio verso i tifosi ha trovato riscontri concreti anche nella campagna per gli abbonamenti e nella politica dei prezzi dei ticket per le gare del Napoli. L’offerta per i nuovi abbonati è stata presentata confermando i prezzi della passata stagione, senza alcun rincaro e con una serie di iniziative promozionali che hanno reso più appetibile l’acquisto del carnet per la nuova stagione. 

E la prima gara-evento della stagione agonistica, Napoli – Nizza, partita di cartello perché decisiva per l’accesso ai gironi di Champions League, ha fatto registrare costi relativamente bassi, con tagliandi di Curva a 20 euro, prezzi più che accessibili per un match della maggiore competizione continentale.

Aldilà delle scelte del momento, va messo in risalto questo elemento di novità che denota una diversa predisposizione di un Napoli sempre più lanciato verso la promozione del suo brand su scala planetaria, più disponibile con gli organi di informazione e sempre più avvezzo ai “social”, nell’ottica di una strategia di affermazione del marchio all’estero, che ci si augura possa trovare ulteriori validi argomenti nei risultati sportivi della squadra.

About author

Francesco Romano è laureato ed ha un master in comunicazione e marketing. Ama scrivere, lavora presso Mediaset.
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