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Partenopeismi

Sarri, adesso l’ennesima magia

Maurizio Sarri ha voluto battere il chiodo fin quando era caldo. Al pronti-via in campionato ha visto una squadra che giocava bene (e vinceva) su tutti i campi calcati. Ha collezionato un filotto di successi consecutivi mai ottenuto dagli azzurri nel corso della loro pluridecennale storia e lo ha fatto cambiando pochissimo nel suo scacchiere tattico.

Uno, massimo due elementi e sempre a gara in corso. Per il tecnico toscano era troppo importante mettere fieno in cascina, approfittare del piccolo appannamento della Juventus e illuminare con una sola fonte ambiente, tifosi, ma soprattutto l’autostima dei suoi ragazzi.

Detto, fatto. E va bene così, anzi, va benissimo. E’ andata splendidamente. Abbiamo goduto di una lunga ma soave sosta di campionato, vedere il Napoli lassù, in beata solitudine, è stata una goduria per occhi e cuore.

Adesso però la strategia deve necessariamente cambiare. Dopo aver disputato nove giornate di campionato (di cui un turno infrasettimanale) e tre gare di Champions League Maurizio Sarri deve pensare a scelte diverse.

Il turnover non può essere così centellinato e sporadico. La rosa del Napoli deve essere sfruttata appieno, soprattutto in presenza di gare ravvicinate che portano via energie mentali e fisiche notevoli.

Ci vuole un pizzico di coraggio in più. Maurizio Sarri deve provare a far vincere il suo Napoli affidando la responsabilità anche agli altri uomini che ha in rosa. Del resto lo ha detto proprio lui una settimana orsono:

“Se non avessi calciatori validi al di là di quelli che schiero come titolari vorrebbe dire che in fase di mercato abbiamo sbagliato qualcosa”.

Bene, allora il tecnico toscano deve evitare di sconfessare se stesso con scelte che annientano le sue dichiarazioni.

Ne gioverebbero innanzitutto i titolari, anche se il termine è stato abolito dal vocabolario che giace su uno dei lettini dello spogliatoio.

Ma ne gioverebbero anche le riserve, che si scrollerebbero di dosso l’etichetta e soprattutto la percezione di essere dei rincalzi.

Ieri abbiamo visto il solito grande Napoli la consueta e magica trama di gioco, ma abbiamo anche visto tempi di gioco diversi, ritmi leggermente allentati. Nella ripresa soprattutto Mertens, Insigne, Callejon e Ghoulam hanno rifiatato in maniera abbastanza evidente. E ne hanno avuto il sacrosanto diritto.

Adesso tocca a Sarri. La perfetta gestione delle energie psico-fisiche deve essere la sua ennesima magia.

 

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.