Ci sono delle cose che non si possono raccontare. Un limite che ha quasi la forma del colmo per chi crea una testata giornalistica come la nostra. Le colonne d’Ercole di chi spende tutta una vita a cercare di raggiungere quel connubio perfetto tra parole, musicalità e contenuti.
L’intervista di Faouzi Ghoulam (video in fondo all’articolo, ndr) é l’emblema di come un uomo possa spingere se stesso verso una dimensione ulteriore. Siamo laici convinti e praticanti e non parliamo di miracoli. Ma crediamo nella forza della mente. Crediamo in un qualcosa di intrinseco che porti un essere umano, un atleta a superare i propri limiti.
Intervista di Ghoulam, dicevamo. Quegli occhi lí vanno vissuti. E poi umilmente sintetizzati in forma scritta.
Sono gli occhi di colui che vede al di là del proprio sguardo. Che ha visione profetica del proprio cammino.
Ne abbiamo ascoltate tante di dichiarazioni strappalacrime. Di dichiarazioni d’amore e di proclami. Ma quegli occhi non si possono dimenticare. E dicono piú di qualsiasi altra parola.
Sono gli occhi di chi stava vivendo un sogno. Gli occhi di chi stava cavalcando su quella fascia con la stessa leggiadria degli eroi di un romanzo epico. E come tutti gli eroi che si rispettino, qualcosa di grande si é frapposto come ostacolo.
Faouzi Ghoulam ha rimosso le barriere. Ed ora freme per riprendersi quella fascia che é stata sua per giorni, settimane, mesi, anni. Dominus indiscusso della famosa “catena di sinistra”.
Un altro mese ancora. Magari anche qualcosa meno. Nessuno puó dirlo con certezza ora. Ma quegli occhi hanno parlato. Forte e chiaro.
“Mettimi in piedi fino a Maggio. Poi si vedrá”. Il bene comune ci aspetta. Faouzi é pronto alla battaglia.
https://www.youtube.com/watch?v=uPoPzy2FGpM
