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Calciomercato 2019, istruzioni per l’uso (e la tasca)

Una valutazione complessiva di 515,50 milioni di euro (fonte Transfermarkt) che ne fanno il terzo organico in serie A con un valore medio di 20,62 milioni per ognuno dei 25 componenti della rosa guidata da Carlo Ancelotti: la crescita costante del Napoli si nota anche da questi particolari che sicuramente avranno il loro perchè nelle prossime sessioni di calciomercato.

Con una età media di 26,8 anni gli azzurri si collocano al settimo posto in questa speciale graduatoria in campionato, con un leggero sbilanciamento anagrafico tra i vari reparti, in particolare tra i pali dove si ottiene un’età media di 28 anni, considerando i 21 anni di Meret, i 33 di Karnezis (matusalemme del gruppo ndr) ed i 30 di Ospina.

Circostanza che rende il comparto portieri con 28 anni esatti, quello con l’età media più alta ed un valore di mercato di 24 milioni fortemente influenzato dal potenziale ancora inespresso di Meret, valutato 16 milioni ma ancora spettatore in questo scorcio di stagione. Poco da annotare in chiave mercato, con gerarchie ancora non stabilite del tutto che rendono vana qualsiasi ipotesi in chiave futura: da non dimenticare inoltre la posizione di Sepe, finalmente in campo con regolarità dopo due anni in naftalina alle spalle di Pepe Reina.

DIFESA – Il pacchetto arretrato risulta il più vecchio tra i reparti di movimento, con età di media di 26,78 anni in gran parte sbilanciati dalla presenza di Albiol che con i suoi 33 anni alza l’asticella verso l’alto; piuttosto elevata anche la valutazione economica, con 157 milioni in gran parte dovuti ai vari Koulibaly, Ghoulam, Hysaj e Mario Rui. Dati significativi che fanno presagire qualche addio eccellente (Koulibaly su tutti, per ovvi motivi di plusvalenza economica in linea con i parametri societari) ed innesti di giovani di prospettiva e sicuro avvenire oppure in cerca di rilancio. Insomma, tra gennaio e giugno ne vedremo delle belle, senza dimenticare le incognite Chiriches e Luperto che per diversi motivi potrebbero trovarsi al passo d’addio oppure vedersi nuovamente con concrete chances di permanenza.

CENTROCAMPO – Il reparto più giovane con i suoi 24,67 anni di età media ed un valore complessivo di 161 milioni (26,83 milioni per ognuno dei 6 componenti) grazie soprattutto a Diawara, il più giovane del gruppo con le sue 21 primavere. Obiettivamente è la zona del campo dove non c’è quasi nulla da dover fare: l’innesto di Fabian Ruiz ha fornito alla linea mediana quella qualità associata alla tenera età (appena 22 anni per lo spagnolo) che unitamente ai parametri anagrafici di Rog e Zielinski, sembrano poter garantire un radioso avvenire. Nel pieno della maturazione tecnico-tattica, Allan ha quei parametri di ingaggio ed una carta d’identità che rendono ancora possibile lo “sforzo” di tenerlo ancorato in maglia azzurra per almeno un altro paio di stagioni, mentre capitan Hamsik si sta ritagliando il solito spazio con la prospettiva a medio termine di diventare chioccia per il gruppo e l’intero centrocampo.

ATTACCO – I 173,50 milioni di valore complessivo (24,79 per ognuno dei 7 attaccanti in rosa) sono in parte “dopate” dalla valutazione monstre di Insigne mentre sul piano anagrafico i 26,43 anni di età media risentono della presenza degli over 30 Mertens e Callejon: in ottica mercato ad oggi l’unico enigma è rappresentato da Younes che in chiave tattica può rappresentare una valida alternativa al folletto di Frattamaggiore, mentre sembra prematuro ma non errato pensare ad un ipotetico gioco delle coppie tra Verdi ed Ounas in proiezione futura, anche se finora Callejon continua ad essere di gran lunga il più affidabile tra gli esterni offensivi di piede destro. Tutto da decifrare invece il discorso relativo alla punta centrale: l’investimento fatto 3 anni fa per Milik si spera (facendo i debiti scongiuri) che possa essere valutato a pieno questa stagione, mentre le parole di De Laurentiis di qualche giorno fa su un possibile ritorno di Cavani fanno capire che il tempo di Mertens all’ombra del Vesuvio stia per concludersi.

Inutile girarci intorno: se Matador bis sarà, per forza di cose un altro big dall’ingaggio pesante dovrà essere ceduto…

About author

Gianluigi Noviello è laureato in Comunicazione ed è specializzato in Management Olimpico presso la Scuola dello Sport di Coni Servizi. Giornalista pubblicista dal 2007.
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