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E adesso tocca a te Fabián!

MH17. Non ci sembra ancora vero. Siamo cresciuti con lui e le migliori pagine della storia del Napoli di Aurelio De Laurentiis portano il suo nome. Ma prima o poi questo momento doveva arrivare e quindi sorge spontanea la domanda: “Cosa ne sará di noi?”.

Con ancora davanti agli occhi l’azione del primo gol del Napoli ed il filtrante di 50 metri che il capitano ha consegnato ai sapienti piedi di Callejon, proviamo ad immaginare come il Napoli possa sopperire all’assenza del centrocampista slovacco.

Caratteristiche: Come ha ben ribadito Ancelotti nella conferenza stampa post partita, noi non abbiamo un calciatore simile in rosa.Perché Hamsik fa muovere la palla come pochi al mondo. Perché negli ultimi anni la sua intelligenza calcistica lo ha portato a trasformarsi in una sorta di regista avanzato prima (nel modulo di Sarri) e di regista a tutto tondo ora in questo nuovo Napoli. Perché vede il calcio come pochi. Semplicitá e fluiditá. La palla deve correre, non tu.Perché il Napoli con lui sviluppa una manovra sempre avvolgente, perché spesso e volentieri una semplice apertura fatta con i tempi giusti ti consente di evitare un tempo di gioco e quindi trovare una difesa meno preparata a rintuzzare le tue folate.

Spesso Hamsik non é stato capito, é vero. Il piú classico dei casi in cui si notava la sua importanza quando non era in campo e vedevi che la manovra della squadra era farraginosa e prevedibile, che palesemente qualcosa non andava. “Ah, manca Marek oggi”.Ebbene sí.

Il capitano ha sempre pagato il fatto di essere poco appariscente nelle sue giocate.Anche Maurizio Sarri sta soffrendo senza di lui. Il Chelsea, infatti, non é riuscito ancora a strabiliare con il suo gioco perché Jorginho viene assediato dal pressing avversario e non c’é un secondo playmaker in rosa come Hamsik che allegerisca il centrocampista dei Blues dal peso della manovra.

Ci sará sicuramente piú spazio per Diawara ma se proprio dobbiamo pensare ad un passaggio di testimone, il nome da fare é uno ed uno solo.

EredeFabián Ruiz ha un modo di intendere il calcio totalmente diverso da Marek ma sará lui l’erede designato.Perché il centrocampista spagnolo ha una spiccata intelligenza calcistica e la capacitá di giocare in ogni posizione del campo. Con Allan a fargli da scudo, Fabián potrebbe avere maggiore libertá di spaziare e creare calcio. Ce l’ha nei piedi e nella testa, il calcio.

Cosa cambia: Perdiamo sicuramente velocitá e fluiditá nella manovra ma andiamo ad acquisire maggiore imprevedibilitá negli ultimi 30 metri. Non é un caso che ieri Ancelotti ha palesemente fatto il suo nome quando gli si chiedeva chi avrebbe sostituito il Capitano. Spesso e volentieri, andremo a giocare con un 4-1-4-1in cui Allan fungerá da schermo protettivo e Fabián avrá licenza di inserirsi tra le linee per creare superioritá numerica. Sará un Napoli che porterá inevitabilmente di piú la palla ma che cercherá di duettare tra le linee facendo densitá nella zona centrale per poi trovare lo spunto vincente.

Il Capitano se ne va e noi non possiamo fare altro che ringraziarlo ed augurargli tutto il bene possibile. Ora tocca a te Fabián!

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Emigrante d’Irlanda con Napoli nel cuore. Scrittore cronico. Amante di cinema e letteratura.
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