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Stessa valle, stesso prato. A cambiare è Ghoulam

Il nono anno di ritiro consecutivo avrebbe potuto donarci tracce di monotonia. E invece, appena giunti sul campo di Carciato, una stella ha illuminato il terreno di gioco: Faouzi Ghoulam.

Lo si vede subito: tonico, reattivo. Testa alta, sorriso stampato sul volto, voglia di correre ma, soprattutto, scioltezza nel farlo. La testa è sgombra, è evidente. Libera da tutti quei condizionamenti che inevitabilmente intaccano la psiche di un atleta reduce da un grave infortunio.

Novembre 2017 è il mese del dolore: l’algerino si rompe i legamenti del ginocchio sinistro. Febbraio 2018 è quello del dramma: la frattura della rotula dello stesso ginocchio avrebbe gettato nello sconforto chiunque.

Invece l’algerino lavora duro e suda tanto per recuperare. Rientra con il Frosinone nel dicembre dello scorso anno sfornando due assist per Milik, autore di una doppietta.

Poi il calo, inevitabile, fisiologico.

Cronaca recente, la rinuncia alla coppa d’Africa: il pieno recupero fisico è la sua priorità.

Si presenta in ritiro a Dimaro tirato a lucido, già in piena forma, dinamico, scattante e con un sinistro magico. Tra coloro che a fine allenamento si sono esercitati in una lunga serie di calci di punizione c’è stato anche lui. Risultato? Cecchino infallibile. In fondo alla rete è finita una grande quantità di palloni calciati.

Il Napoli riparte da una certezza: l’out mancino di difesa dell’ undici titolare ha ritrovato alla grande il suo legittimo proprietario.

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Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
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