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Sorrisi di permanenza?

Chi si aspettava un Lorenzo Insigne scuro in volto al suo arrivo a Dimaro è rimasto deluso. Deluso tra virgolette – ovviamente – visto che ne siamo stati tutti felici, in primis noi.

In virtù di tutto quanto accaduto da un anno a questa parte, cullavamo in grembo qualche perplessità. Ci aspettavamo un capitano risentito o perlomeno infastidito da tutta una serie di spine che lo hanno punto sino a qualche ora prima del suo arrivo.

E invece sul campo di Carciato è sceso un uomo felice. Sommerso da applausi, il folletto di Frattamaggiore ha mostrato all’affollata tribuna un sorriso smagliante. Ha dispensato saluti a tutti e sfoggiato un’aria davvero serena. Sorridente, vivace, allegro, spensierato, felice. Lorenzo Insigne ci è apparso così.

Una positività riscontrata anche in merito ad aspetti puramente tecnici: già pimpante, leggero, sgusciante e incisivo, sempre col sorriso stampato in faccia, propositivo durante le partitelle, continuamente a farsi vedere, a chiedere palla, a ringraziare il compagno che l’ha cercato e servito. Infine la conferma dai social: selfie euforico con il neo-accquisto Manolas, indotto poi all’esordio in azzurro come interprete di una nota canzone napoletana.

Insomma, l’Insigne che non t’aspetti.

Ci siamo subito chiesti come fosse possibile che Lorenzo, così bersagliato negli ultimi tempi, oggetto di critiche esplicite anche dure, sia riuscito a farsele scivolare tutte addosso.

Ha finto? No. Assolutamente no. Lorenzo Insigne non è mai riuscito a nascondere malumori, la somatizzazione del malessere (così come quella del benessere) non ha mai smesso di esistere. Quindi, dobbiamo dedurre che Lorenzo felice lo sia davvero.

E quando un calciatore è felice è certo che davanti a sé abbia uno scenario definito, chiaro, già deciso.

Questo significa che il futuro azzurro di Insigne non sia più in discussione? Non è certo, ma è probabile che in questo momento storico sia proprio così.

Una cosa sentiamo di dirla senza dubbi: Lorenzo conosce il suo futuro.

Napoletano o meno, sarà il tempo a dircelo.

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
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