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Partenopeismi

Una carezza in un pugno

Un fiume in piena. Il solito vulcano di parole.

Quando Aurelio De Laurentiis parla, bisogna stare attenti a carpirne ogni sfumatura. Si rischia spesso di annegare in un vortice di parole senza cogliere mai il filo.

Decodificare e filtrare. L’ora et labora di un cronista moderno alle prese con il patron azzurro.

Al forum presso “Il Mattino”, tanti i temi toccati. Il piú importante riguarda il futuro di Pepe Reina, unica spina di una rosa senza macchie.

Sulle scaramucce a tavola non ci soffermiamo. Polemica stucchevole della quale si é giá detto tutto. Ci interessa analizzare, piuttosto, il lato tecnico della vicenda. E alcuni passaggi sono stati davvero degni di nota.

“Sto cercando un’alternativa a Reina. Ci sto lavorando da due mesi ma non riesco a trovarla. Tra me e Sarri vi é un pensiero diverso sulla vicenda. A me piace il rischio calcolato. Se prendessi un giovane, tra un anno sarei nella stessa identica situazione. Oggi se dipendesse solo da me sceglierei un portiere su cui puntare e lo affiancherei a Reina che é esperto, carismatico e grande uomo spogliatoio”.

Poi l’appello:

“Caro Reina lavora con me per fare grande il Napoli e aiutami a trovare un altro portiere, uno che non se la fa sotto in Champions sui campi delle grandi”.

La rassicurazione:

“Al preliminare giocherà Pepe, tutta la vita! Non so se fisicamente, però, sia pronto per giocare oltre 40 partite all’anno. Se è davvero tifoso del Napoli, dovrebbe essere contento se gli affianco un portiere forte. Lo incontrerò, comunque, a Dimaro”.

Il discorso sembra chiaro.

De Laurentiis vorrebbe affiancare al portiere spagnolo un “cazzuto” uomo d’esperienza. Uno a cui appunto “non tremino le gambe al S.Paolo o in Champions”. Uno che possa, quindi, sostituire Pepe e creare competizione nel reparto.

Un portiere pronto all’uso che faccia dormire sonni tranquilli a tutti i tifosi in caso di raffreddore o calo del numero uno iberico.

Ecco spiegati gli inseguimenti a Szczesny, Rulli o Neto. Numeri uno con esperienza internazionale e spalle larghe per una piazza esigente come quella partenopea.

L’area tecnica e Sarri vorrebbero, invece, preservare la psiche di Reina e affiancargli un giovane dalle belle speranze ma dalle poche pretese. Consapevoli del fatto che il dualismo in porta ha spesso e volentieri creato piú danni che benefici. Reina il dueño incontrastato. Meret il profilo ideale del giovane discepolo.

In somma sintesi. Il numero uno azzurro vorrebbe creare una competizione in porta che l’area tecnica vorrebbe evitare.

E forse le remore di Reina, piuttosto che legate a battute conviviali che lasciano il tempo che trovano, sono da ricercare nella mancata fiducia che sente da parte del Presidente.

De Laurentiis, che agisce da imprenditore lungimirante, vorrebbe preservare la sua creatura da sgradevoli sorprese ed é chiamato ad una sfida dura ma intrigante.

Difendere la sua linea e allo stesso tempo assicurare continuitá al progetto.

Dimaro teatro del confronto.

Sarri e i giocatori spettatori interessati.

Il destino del Napoli passa da qui.

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Emigrante d’Irlanda con Napoli nel cuore. Scrittore cronico. Amante di cinema e letteratura.
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