fbpx
Partenopeismi

#MyDimaro 6 – Fabian double face

Lo straordinario gol che ha realizzato ieri Fabian Ruiz ha momentaneamente spento le critiche papponiste indirizzate ad Aurelio De Laurentiis, reo di essere poco proteso all’acquisto dei top player. La piazza adesso è felice, ha visto in quella giocata – e nei 30 milioni investiti – le stimmate del campione.

Io invece predico calma. La favolosa giocata di Fabian non ha cambiato il Napoli e non ha modificato di una virgola le sue strategie.

Un sinistro telecomandato

Lo spagnolo è un profilo interessantissimo ma non è Cristiano Ronaldo. Dalla sua ha centimetri, visione di gioco ed un sinistro davvero fatato. Lui – il sinistro – mette la palla quasi dove vuole.

Ma Fabian mi ha fatto vedere anche tanta personalità, a dispetto di quella faccia da timidone mostrata nello spot di benvenuto al fianco di Aurelio De Laurentiis.

Ieri, durante la partita, al di là del gol, ho visto un calciatore che ha mostrato tanto carattere, che è stato sempre nel vivo del gioco, che ha partecipato alla circolazione della palla con costanza senza estraniarsi praticamente mai dalla manovra. Ho anche visto un calciatore che pur non conoscendo la lingua si è fatto sentire dai compagni, proponendosi anche verbalmente per farsi dare la palla.

Un altro Ruiz

Ma io non ho dimenticato che ieri il Napoli ha affrontato il Gozzano. Nei primi giorni di ritiro, quando gli avversari di reparto – con tutto il rispetto per i piemontesi – si chiamavano Grassi, Allan, Rog, Fabian ha brillato meno. La tenuta fisica è stato l’aspetto che ha destato maggiori perplessità. E’ superfluo dire che la mia non è una sentenza, non può esserlo dopo pochissimi giorni di ritiro. Ma una cosa è certa, lo spagnolo per essere valorizzato deve essere inserito in un contesto tattico ideale e deve pure essere necessariamente affiancato da colleghi di reparto che ne completino le caratteristiche aerobiche e costituzionali.

Fabian è un eccellente costruttore di gioco ma non uno straordinario recuperatore di palloni. Il passo è felpato, cadenzato. Non è mono-passo perché ha accelerazioni e progressione, ma in fase di ripiegamento non eccelle.

Adesso abbiamo tutti sulla lingua il sapore dolce della sua magia, gli isterismi frutto del mancato arrivo del campionissimo sono temporaneamente placati.

Ma Fabian Ruiz va atteso e fatto crescere con tranquillità. Questa piazza saprà farlo?

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
Related posts
Campo

L'abito farà il monaco?

Coach

Così parlò Antonio Conte

Comunicazione

Si riparte a Dimaro, terra di pace e tricolore

CoachComunicazione

Il miracolo di San Scudetto