Va via. Rimane. Non lascerà Napoli. Occhio al Chelsea. Simeone lo ha scelto. Cambiano titoli, orizzonti e scenari. Come granelli di un rosario vengono snocciolati a seconda del vento. Con Higuain è così ed il Napoli lo sa.
Gonzalo Gerardo Higuain, argentino nativo di Brest (Francia), compirà 29 anni il prossimo 10 dicembre. Su di lui pende la clausola di 94 milioni cash prevista dal contratto firmato col Napoli tre estati fa. Ma cosa farà il Napoli? Ed Higuain vuole andare via o sarebbe disposto a rimanere, magari rinnovando col club di De Laurentiis?
Ad oggi nessuno può davvero saperlo. Quello che una testata giornalistica può fare, però, è recuperare i dati, attenersi ai fatti ed andare oltre la tentazione del chiacchiericcio tipico di questa fase del mercato.
Usiamo l’approccio cronistico, dunque. Il Pipita fu acquistato tre stagioni fa dal Real Madrid per 37 milioni di euro ed ha firmato un contratto di 5 anni a 5,5 milioni netti a stagione più bonus che fanno schizzare gli emolumenti da corrispondere al campione argentino fino a circa 7 milioni.
Spulciando i bilanci del Napoli (Fonte – Calcio & Finanza) il costo complessivo del cartellino del centravanti argentino, nel bilancio 2013/14, è stato di 25,8 milioni (sommando gli 11 milioni di ingaggio lordo più 14,8 milioni di ammortamento calcolata con un’aliquota del 40 %).
Tale costo, rimanendo inalterato lo stipendio di Higuain, si è ridotto nelle stagioni successive: 22,1 milioni nel bilancio 2014/15 e 18,4 milioni nel bilancio 2015/16 (l’ultimo, ancora da approvare). Da questi numeri si deduce che il costo del calciatore è praticamente solo l’ammontare del suo ingaggio lordo.
Alla luce degli ammortamenti già effettuati, quindi, alla dead line del 30 giugno 2016, il valore di carico del Pipita nel bilancio del Napoli sarà di soli 3,7 milioni. Se quindi il Napoli cedesse le prestazioni del calciatore Higuain, ricevendo i soldi della clausola, De Laurentiis otterrebbe una plusvalenza di circa 90 milioni.
Ecco perché il Napoli si trova ad un bivio: cedere Higuain per i soldi della clausola (entro il 30 giugno), oppure rinnovare ad Higuain il contratto, generando un nuovo piano di ammortamento, caricando questa volta il valore residuale del cartellino a bilancio (3,7 milioni di euro) più il corrispettivo previsto dall’eventuale nuovo contratto proposto dal Napoli. Una cifra totale che andrebbe ammortizzata nei prossimi 4 anni (2016/17, 2017/18,2018/19 e 2019/20)
Restano 12 giorni per conoscere il futuro del Pipita, impegnato attualmente nella Copa America del Centenario. Fino al 30 di questo mese qualsiasi club si può presentare al cospetto di De Laurentiis con un assegno circolare e prelevare Higuain dal Napoli pagando l’ammontare della clausola.
Rimane da chiarire cosa accadrà dopo, se come sembra probabile ed auspicabile, il 1 luglio l’argentino si ritrovasse ancora nella rosa del Napoli.
Ad oggi non esistono segnali o esternazioni che facciano pensare ad una volontà del calciatore di andare via da Napoli. Tutte le dichiarazioni provenienti dal suo entourage e dalla dirigenza azzurra lasciano immaginare, invece, uno scenario di assoluta unione di intenti e di un clima disteso tra le parti.
Se, invece, il calciatore volesse essere ceduto dal 1 Luglio, il Napoli potrebbe chiedere i soldi della clausola? Oppure si dovrebbe intavolare una trattativa ex-novo e partendo da zero? Dal 1 luglio in poi chi volesse Higuain dovrebbe sedersi a trattare col Napoli, sulla base di premesse ovviamente diverse dalla clausola.
E’ chiaro che, ragionando a rigor di logica, se ci fosse una squadra davvero interessata a comprare Gonzalo Higuain, difficilmente uscirebbe allo scoperto prima del 1 luglio. Un conto è partire da una premessa di 94 milioni, un conto è andare dal Napoli, magari con il “si” di Higuain già in tasca, senza la spada di Damocle della clausola per trattare la transazione ad un prezzo comunque importante ma certamente inferiore.
Questo ci fa pensare che se davvero Higuain dovesse andare via, questo non avverrebbe comunque prima del 1 luglio 2016.
