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Partenopeismi

L’allenatore col bavaglio

Si tratta di una volontà chiara, ormai evidente, il Napoli non vuole che Maurizio Sarri proferisca parola. Le motivazioni di taluno desiderio sono altrettanto limpide, risiedono in quel mercato che in un verso o nell’altro sta mettendo in difficoltà l’operato del Napoli. A tenere banco, ovviamente, la questione legata a Gonzalo Higuian. Non era mai accaduto che l’allenatore del Napoli dopo quattordici giorni di ritiro pre-campionato non avesse ancora aperto la bocca.

A tramutare una sensazione giorno dopo giorno sempre più corposa in certezza assoluta ci ha pensato il comunicato stampa emesso poche ore fa dalla S.S.C Napoli nel quale si evince che il previsto incontro di stasera al Centro Congressi di Folgarida è stato annullato.

Futili e chiaramente di copertura le motivazioni addotte: imprevisti impegni e vicinanza al secondo appuntamento stagionale sul campo del Trento previsto domani sera alle ore 20,30. Un incontro, questo ultimo, già ampiamente pianificato, proprio come quello di stasera poi saltato. Conferma del fatto l’uno non escludesse l’altro.

Perché mai, dunque, oggi i due eventi sarebbero diventati incompatibili?

La prima motivazione, invece, forse risulta avere qualche fondamento in più, gli imprevisti sono sopraggiunti eccome. Forse in tempi non sospetti nessuno immaginava fosse altamente rischioso e delicato mettere “in pasto” al pubblico mister Sarri e due calciatori in questa fase del mercato? Forse nessuno, allorquando si è pianificato il programma di permanenza del Napoli a Dimaro, poteva prevedere che la querelle Higuain raggiungesse un così alto livello di imbarazzo?

La questione è in effetti delicata, molto delicata. Dietro il silenzio di Gonzalo Higuain si nasconde un mondo fatto di accuse reciproche, strategie comunicative e cunicoli contrattuali, ma forse anche un mondo di bugie. La faccenda è delicatissima, in ballo ci sono temi troppo importanti, la permanenza del cannoniere argentino o il suo addio alla città di Napoli prevedono scenari futuri diametralmente opposti che non sono propriamente amici del tempo che scorre via.

Sta di fatto che al 22 di luglio, quasi a ridosso delle due settimane di permanenza in ritiro, il Napoli non solo non ha abbracciato molti dei suoi uomini migliori, ma ancora non conosce il destino dell’uomo che lo ha trascinato nella passata stagione a suon di gol alle spalle di una imbattibile Juventus.

Le sensazioni sono tante, la certezza una: i giorni che ci separano dal 25 di luglio, data in cui Gonzalo Higuian dovrebbe presentarsi in ritiro, saranno i più roventi degli ultimi anni.

Siamo certi che il Calcio Napoli riproporrà il previsto incontro di questa sera in una data successiva al 25, in modo da poter rispondere più serenamente a domande che inevitabilmente giungeranno a destinazione senza pausa di continuità.

Comprendiamo le difficoltà della società, ma non riusciamo ad accettare si possano disattendere le aspettative dei tifosi giunti a Dimaro in questi giorni, magari dopo aver dato uno sguardo al programma proposto dal Calcio Napoli.

Le aspettative di tifosi giunti da ogni parte d’Italia e del mondo non possono spegnersi su di un freddo comunicato stampa.

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
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