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Partenopeismi

Nasce il Napoli della Meglio Gioventù

Quella che sta per concludersi è stata un’estate tribolata per il Napoli ed i suoi tifosi. L’addio di Gonzalo Higuain, passato ai rivali di sempre, ha segnato inevitabilmente un mercato azzurro attraversato da apprensione, colpi di scena ed anche tanti rifiuti (da Klaassen a Vrsaljko, passando per Lapadula).  La sessione estiva del calciomercato 2016, che chiuderà i battenti tra qualche ora, non è stata semplice per il club azzurro e difficilmente gli ultimi scampoli di trattative porteranno grosse novità.

Orfano del suo uomo di punta il Napoli ha pensato a programmare il proprio futuro all’insegna della “meglio gioventù”. Oltre agli innesti dei due tasselli italiani, Tonelli e Giaccherini, alle prese con fastidi di varia natura e finora mai nemmeno visti, il club partenopeo ha speso parte del “tesoro” incassato per la cessione del Pipita su quattro giovani talenti emergenti del calcio continentale: Arkadiusz Milik, Piotr Zielinski, Amadou Diawara e Marko Rog. Linea verde, insomma, basti pensare che i tre nuovi centrocampisti azzurri fanno 62 anni in tre.

MILIK – Un metro e ottantasei  centimetri di muscoli, fisico statuario e movimenti da gazzella, l’attaccante della nazionale polacca (classe 1994) arriva dall’Ajax dove alla sua età il suo score si può accostare ad illustri predecessori del calibro di Zlatan Ibrahimovic, Luis Suarez, Marco Van Basten e Patrick Kluivert. Vengono i brividi solo a leggere questi nomi, perché molti tra i più grandi attaccanti degli ultimi 30 anni sono nati e cresciuti calcisticamente lì, nella cantera del club di Amsterdam. Dei nomi succitati solo Van Basten ha fatto meglio di Arek (il diminutivo di Arkadiusz) che ha messo la firma su ben 47 marcature in 75 gare disputate con la maglia dei Lancieri. Milik è costato ben 32 milioni al Napoli (l’Ajax non voleva lasciarlo partire) ed ha debuttato al San Paolo col Milan, siglando la doppietta che ha dato il via alla vittoria del Napoli alla prima in casa di questo campionato. Niente male come debutto.

ZIELINSKI – Il ragazzo di Ząbkowice Śląskie è un centrocampista centrale, abile anche nel ruolo di trequartista ed all’occorrenza anche ala destra. Designato come l’erede naturale di Marek Hamsik è strutturato anche nel fisico, a dispetto della sua giovane età (classe 1994): un metro e ottanta centimetri di dinamismo, grandi capacità tecniche e senso tattico. Nelle prime due giornate di campionato si è già guadagnato piccoli ma importanti spezzoni di gara, entrando sia a Pescara che col Milan e risultando anche decisivo ai fini del punteggio finale. Ottima la sua stagione all’Empoli dove ha collezionato 36 presenze condite da 5 reti e 6 assist. Zielinski, come Milik, è nazionale della Polonia ed è costato 14 milioni, non spiccioli.

DIAWARA – Il più giovane della compagnia (classe 1997), un metro ed ottantatre centimetri di muscoli che sprigionano forza, dinamismo e potenza atletica. Il guineano proveniente dal Bologna per 14,5 milioni di euro (pagabili in tre rate) è la vera grande scommessa di Giuntoli, che lo ha sempre seguito avendone apprezzato le prestazioni nello scorso campionato. Diawara è un medianone dai piedi buoni, abile nello spezzare le trame avversarie, si contraddistingue per la naturalezza con cui fa ripartire l’azione e per la grande tranquillità a dispetto della giovane età. Molti lo ritengono un predestinato, alcuni lo hanno persino paragonato a Yaya Tourè per tipologia di gioco. Il Napoli ci punta moltissimo, tanto che Sarri lo sta tirando a lucido per averlo a disposizione il prima possibile.

ROG – Il vero crack. Marko Rog (classe 1995), nazionale croato negli ultimi Europei francesi, fulcro della Dinamo Zagabria assieme all’altro Marko, quel Pjaca voluto a tutti i costi dalla Juventus. All’età di 18 anni viene acquistato dal RNK Spalato che lo lancia nella massima serie, dove Rog gioca e si comporta già come un veterano (30 partite, tutte di alto livello e 7 reti segnate). Se ne accorge la Dinamo Zagabria, che versa 5 milioni al club di Spalato e lo porta a Zagabria. Qui Rog dimostra subito di che pasta è fatto, tanto che il tecnico Mamic non lo toglie più dal ruolo di trequartista del 4-2-3-1. Il diciannovenne Rog gioca da titolare anche in Champions League, affrontando con spavalderia e sicurezza avversari come Bayern ed Arsenal. In campionato totalizzerà 30 presenze e 3 reti, vincendo scudetto e coppa nazionale. Il resto è storia recente, Rog ha trascinato la Dinamo alla qualificazione ai gironi di Champions prima di abbracciare i suoi nuovi tifosi.  Il centrocampista croato (pagato 1,5 milioni di prestito con obbligo di riscatto a 12,5) può giocare benissimo davanti alla difesa, ma è una mezzala in embrione, nel senso che ha due caratteristiche importanti: dinamismo ed agonismo. Molti lo paragonano a Modric, ma è meno tecnico del regista del Real Madrid. Ha, in compenso, una naturale predisposizione all’inserimento senza palla (ricorda qualcuno?) ed una spiccata capacità di dribblare anche nello stretto. Il Napoli, con Marko Rog, ha fatto un acquisto straordinario in prospettiva, ma bisognerà farlo crescere con calma e pazienza.

La meglio gioventù azzurra promette bene, con Sarri che si sfrega le mani ben sapendo di avere a disposizione materia grezza ma importante su cui lavorare. Le alternative, quest’anno, certo non mancheranno per poter ben figurare nelle tre competizioni e sarà anche compito del tecnico di Figline Valdarno saper valorizzare tanta qualità.

About author

Francesco Romano è laureato ed ha un master in comunicazione e marketing. Ama scrivere, lavora presso Mediaset.
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