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Editoriale

Nessun divieto

Sfatiamo il primo luogo comune: a Napoli non è mai esistito il divieto di far entrare bandiere e tamburi allo stadio o di organizzare coreografie.

E’ una leggenda metropolitana, una sciocchezza, una idiozia.

La verità è un’altra ed è molto semplice da comprendere:

Il Ministero dell’Interno, tramite l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, già da qualche anno, ha diramato una serie di norme alle quali tutti i tifosi e tutte le società di calcio italiane, Napoli compresa, devono attenersi.

Le norme riguardano, appunto, l’esposizione di striscioni, le coreografie, i mezzi sonori.

L’Osservatorio Nazionale Sulle Manifestazioni Sportive stabilisce il divieto di introdurre in tutti gli impianti sportivi striscioni e qualsiasi altro materiale ad essi assimilabile, compreso quello per le coreografie, se non espressamente autorizzato.

Il che è molto diverso dal vietarlo.

In buona sostanza si è introdotto un regolamento che avesse lo scopo di dare un freno all’improvvisazione, alla disorganizzazione e al rischio non calcolato.

Chiunque avesse voluto o avesse intenzione di introdurre striscioni, bandiere o realizzare coreografie, aveva, ed ha, l’obbligo di avanzarne richiesta al G.O.S. entro 5 giorni dall’inizio dell’evento sportivo.

Che cosa è il G.O.S.

Le società di calcio che ospitano l’evento sono responsabili del controllo dei titoli di accesso, dell’instradamento degli spettatori.

L’intera attività viene svolta sotto la vigilanza del Gos, il quale opera in permanenza presso ogni impianto sportivo ed è presieduto da un funzionario di polizia nominato dal questore (delegato per la sicurezza).

Del Gos fanno parte funzionari dei Vigili del fuoco, del Servizio sanitario, della Polizia municipale.

Il giorno in cui si disputa l’incontro, il Gruppo assume la funzione di “Centro per la gestione della sicurezza della manifestazione”.

Tale Centro, riunito per tutta la durata dell’evento avrà, tra i suoi compiti, quelli di stabilire gli orari di apertura dei cancelli, fissare le frequenze dei controlli a campione mediante metal detector, coordinare gli interventi per la gestione della sicurezza e gestire le eventuali emergenze. In ogni impianto dovrà essere previsto un “dispositivo standard”, composto dalle forze di polizia territoriali, da un adeguato numero di steward ed altre professionalità tecniche, che permetterà di garantire le condizioni di funzionalità dell’impianto per l’incolumità degli spettatori e la vigilanza degli spalti.

Ciascun componente opererà in maniera integrata e nel rispetto delle proprie professionalità, fermo restando i profili di responsabilità per l’ordine e la sicurezza pubblica che il quadro normativo vigente affida ai funzionari di pubblica scurezza.

Ammissione di striscioni e bandiere

Nel limite stabilito dalle società sportive sarà possibile introdurre ed esporre striscioni contenenti scritte a sostegno della propria squadra per la gara in programma inoltrando, almeno 7 giorni prima dello svolgimento della gara, apposita istanza, anche mediante fax o e-mail, alla società che organizza l’incontro (alla S.S.C.Napoli nel caso specifico), indicando le proprie generalità complete.

A tal fine occorrerà specificare:

  • le dimensioni ed il materiale utilizzato per la realizzazione;
  • il contenuto e la grafica compendiati in apposita documentazione fotografica;
  • il settore in cui verrà esposto.

Analoga disciplina dovrà essere applicata per le bandiere, fatte salve quelle riportanti solo i colori sociali della propria squadra.

Per bandiera si intende un drappo di forma rettangolare, attaccato per uno dei lati più corti ad un’asta, quest’ultima se consentita dalla normativa vigente.

Coreografie

Per le coreografie, oltre a inoltrare almeno 7 giorni prima dello svolgimento della gara apposita istanza (anche mediante fax o e-mail) alla società che organizza l’incontro, indicando le proprie generalità complete, dovranno essere specificate le modalità ed i tempi di attuazione, significando che tale attività dovrà comunque terminare prima che inizi la gara.

La Società di calcio, in relazione alla già accennata esigenza di curare la “qualità dello spettacolo”, valutati gli spazi disponibili a monte e a valle degli spalti (balaustre), con esclusione quindi di quelli tra gli spettatori, informerà, senza ritardo, della istanza pervenuta il Dirigente del G.O.S. ovvero, per gli stadi al di sotto della capienza stabilita dal quadro normativo vigente, l’Ufficio di Gabinetto del Questore i quali, acquisito anche per le vie brevi il parere delle Amministrazioni interessate (Vigili del Fuoco e, ove presente, Capo degli Steward), provvederanno, non oltre i 5 giorni prima dello svolgimento dell’incontro, a concedere il proprio “nulla osta”, a condizione che:

  • sia/siano identificato/i il/i richiedente/i dell’esposizione del materiale o della realizzazione delle coreografie;
  • all’interno del gruppo identificato dal materiale non siano presenti una o più persone soggette a divieto di accesso agli impianti sportivi;
  • non sussistano motivi ostativi sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica;
  • non sussistano motivi ostativi sotto il profilo della salvaguardia della pubblica incolumità e della sicurezza antincendio.

Il nulla osta potrà essere concesso anche per l’intera stagione ed essere revocato, fatte salve le prerogative della società che ha accordato l’autorizzazione, qualora uno o più appartenenti al gruppo vengano colpiti da Daspo o si rendano responsabili di episodi di intemperanza o violazioni delle prescrizioni previste dal Regolamento d’Uso;

E’ comunque vietato esporre materiale che per dimensioni ostacoli la visibilità agli altri tifosi tanto da costringerli ad assumere la posizione eretta.

Norme per l’introduzione del materiale autorizzato

La S.S.C Napoli, a cui è demandata ogni attività di verifica inerente la specifica materia, comunicherà per iscritto le determinazioni assunte al richiedente, con l’avviso che:

  • il materiale autorizzato dovrà essere introdotto all’interno dell’impianto almeno 1 ora prima dell’apertura dei cancelli, specificando il varco di accesso;
  • non sarà consentito l’ingresso di materiale, ancorché autorizzato, dopo l’apertura al pubblico dei cancelli;
  • gli striscioni potranno essere affissi esclusivamente nello spazio specificamente assegnato dalla società, la quale dovrà quindi verificare il rispetto delle prescrizioni con proprio personale;
  • l’esposizione di materiale diverso da quello autorizzato comporta l’immediata rimozione e l’allontanamento dall’impianto del/dei trasgressore/i cui potrà essere applicata la normativa in materia di divieto di accesso agli impianti sportivi nonché, revocata l’autorizzazione all’esposizione dello striscione identificativo del club di appartenenza;

al termine del deflusso il materiale autorizzato dovrà essere rimosso e, ove prescritto anche attraverso il sistema di comunicazione sonora dello stadio, ripresentato integralmente presso il varco indicato.

Nel caso tanto discusso della gara con la Lazio, è stato vietato l’ingresso di bandiere, tamburi e striscioni a tutti coloro i quali non avevano rispettato la suddetta (e prevista) procedura.

Nessuno scandalo. Nessuno scempio.

Normale prassi.

Meraviglia la sorpresa. A meno che le regole applicate, da sempre previste, non siano state imposte come una novità assoluta.

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
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