La pallonata a Ghoulam – L’assist per Petagna che decide Atalanta – Napoli è una pallonata in faccia a Ghoulam, col pallone che carambola, mefistofelico, davanti all’attaccante bergamasco che non può far altro che battere a rete. Che la giornata sarebbe stata poco proficua lo si capisce da qui.
Sarri contro D’Annunzio – Il motto dannunziano, Memento audere semper, non fa parte del bagaglio di Maurizio da Figline Valdarno. Osare significa rischiare, certo Diawara, Rog e Giaccherini non hanno ancora memorizzato lo spartito tattico dell’allenatore toscano, ma con Jorginho e Callejon che a stento camminano, con un Hamsik a cui non si può chiedere la luna, forse servivano forze fresche. Troppo tardivi i cambi di Gabbiadini e Giaccherini con il conseguente cambio di modulo. Ultimo appunto: “Ma in una partita fisica come questa perché tenere Allan fuori?”.
Who’s Insigne – Certo i numeri e le statistiche del funambolo di Frattamaggiore non sono malaccio, ma ad oggi non lo riconosciamo a pieno. Il maggior talento di questo Napoli, forse, si è smarrito e non si capisce perché… Lorenzo deve ritrovare la spensieratezza di un tempo, scrollarsi di dosso quel peso invisibile che si porta dietro da inizio stagione. Questo Napoli ha bisogno di Insigne, non c’è dubbio.
Mertens… – Dopo la doppietta scintillante di Champions contro il Benfica, Dries è rimasto negli spogliatoi del San Paolo. Entra e non incide mai, sbaglia anche i passaggi più elementari e non punta mai il dirimpettaio atalantino. Mertens aveva dato la “sveglia” a Pescara riabilitando il Napoli da uno 0-2. Non gli riesce il bis con un’Atalanta coriacea e cattiva.
Gasp bestia nera – Con lui è sempre così, lo dice la storia. Le squadre di Gasperini non portano bene al Napoli, si rinnova con l’Atalanta la storia recente dei Genoa-Napoli con lui al timone del Grifone. Come lo scorso anno a Marassi contro Sarri piazza un tir davanti a Berisha e la sua tattica paga. Una questione personale, tra Gasperini e il Napoli.