Una notte che lascia l’amaro in bocca ed un discorso qualificazione agli ottavi ancora aperto, ma che lascia anche una certezza: alla sua settima partecipazione europea ad una fase a gironi, il Napoli guadagna nuovamente l’accesso alla seconda fase. Mal che vada (e partano tutti i tipi di scongiuri possibili) a febbraio gli azzurri saranno nuovamente in campo in una manifestazione continentale, con la speranza di trovarsi agli ottavi di Champions e non ai sedicesimi di Europa League.
Ecco comunque le statistiche del match con la Dinamo Kiev:
2 = le gare senza reti del Napoli in Champions League: prima degli ucraini era stato l’Arsenal a tenere all’asciutto gli azzurri nella stagione 2013-2014. Tutto sommato un buon dato in 19 partite della coppa con le orecchie.
10 = Albiol ne fa 145 in totale al rientro dopo quasi due mesi di assenza e sale al 10° posto nella classifica all time di presenze in maglia azzurra nelle competizioni UEFA, ad una lunghezza di distanza da Ferrara e con una di vantaggio da Faouzi Ghoulam, anch’egli prossimo alla top ten.
32 = i gettoni europei di Lorenzo Insigne che aggancia Panzanato nella settima posizione assoluta di presenze continentali. Prossimo obiettivo la top 5 che si appresta ad essere composta solo da giocatori attualmente ancora in organico, dato che testimonia il valore in Europa del Napoli targato De Laurentiis.
90 = le gare europee disputate al San Paolo: l’impianto di Fuorigrotta, sempre al centro dell’attenzione per il suo restyling e le condizioni in cui versa, si appresta a tagliare il traguardo delle 100 partite entro la prossima stagione sportiva.
In definitiva il Napoli manda in archivio la quinta giornata nella fase a gironi con il terzo pareggio in 7 partite: in Champions, perfetta parità. Una vittoria, nel 2011-2012 sul Manchester City grazie ad una doppietta di Cavani, poi la sconfitta di Dortmund nel 2013-2014 con Benitez ed il pareggio odierno.
Fatta eccezione per il 3-3 con l’Utrecht nella stagione 2010-2011, nelle precedenti partite del 5° turno gli azzurri hanno sempre avuto garantito l’accesso alla seconda fase: nella stagione 2011-2012, la vittoria sul City fu l’apripista all’impresa di Villareal con passaggio agli ottavi. L’anno successivo, un rigore allo scadere di Cavani portò gli azzurri ai sedicesimi di Europa League; la notte di Dortmund nel novembre 2013 oltre al sorpasso per differenza reti retrocesse Higuain e compagni in Europa League complice anche la contemporanea vittoria dell’Arsenal sul Marsiglia.
Qualificazione fu anche nel 2014-2015 con lo 0-0 sullo Sparta Praga a sancire l’accesso ai sedicesimi di Europa League, già matematici 12 mesi fa nella trasferta a porte chiuse col Bruges decisa da Chiriches che regalò il primo posto nel girone.