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Partenopeismi

Grande Reina ieri. Ora però fatti da parte Pepe

Tutti abbiamo ammirato la prestazione di Reina contro l’Inter. Buona parte della vittoria di ieri è anche merito suo.
Quindi accogliamo l’invito di Sarri: “Reina ha avuto modo di far capire che portiere è: in alcune occasioni ha commesso qualche errore e se ne è preso la responsabilità, ora mi piacerebbe che qualcuno dicesse che sono tre o quattro gare che fa grandi cose”.
I complimenti a Reina glieli facciamo ben volentieri, perchè prestazioni come le ultime portano punti al Napoli.

THE DARK SIDE OF REINA
Non possiamo però dimenticare anche i passaggi a vuoto. Un portiere deve dare sicurezza al reparto arretrato. E alternare prestazioni mediocri a parate straordinarie, nuoce alla squadra. Nessun processo, sia chiaro. Reina ha dato tantissimo al Napoli e si è sentita tanto la sua assenza, quando è andato a vincere da dodicesimo al Bayern.

Ecco, noi non pensiamo certo che il Napoli possa ambire a Neuer, per ovvii motivi. Tuttavia Reina non è più giovanissimo. La stagione prossima compirà 35 anni. Un’ età non necessariamente da pensione per un portiere. Però è chiaro che la condizione fisica e la continuità nelle prestazioni iniziano a calare. E’ fisiologico.

PEPE L’INDISPENSABILE
Però… c’è un però. Per misurare l’impatto di Reina sul Napoli non ci si può limitare al campo. Lo spagnolo è sicuramente un uomo di punta nello spogliatoio del Napoli. Ha inoltre credibilità e carisma che si estendono anche all’esterno. Come nel caso del post-partita dopo la sconfitta interna col Besiktas, dove Reina dichiarò:

il pubblico è sacro e può fare quello che vuole: mi piacerebbe che non fischiasse ma è la mia opinione e rispetto le decisione dei tifosi

Figure di questo calibro sono essenziali in una squadra.
E allora lungi da noi chiedere la cessione di Pepe. Piuttosto, ci appelliamo al grandissimo amore che il portiere iberico spesso ostenta sui social. Per il Napoli e per la nostra città. Se davvero sta bene a Napoli e vuole il bene della squadra, accetti il ruolo di dodicesimo. Mantenendo la sua leadership nello spogliatoio e facendo da chioccia per il suo successore. E per chioccia intendiamo qualcuno che possa dare preziosi consigli al titolare, che lo tranquillizzi nei momenti duri che sicuramente potranno accadere a Napoli e che un giovane non ancora completamente strutturato potrebbe non riuscire a sostenere. E che magari lo difenda anche pubblicamente, quando necessario.
Uno come Reina -ne siamo certi- saprebbe assolvere egregiamente a questo compito.

PERCHE’ PROPRIO ORA
L’attuale numero uno del Napoli potrebbe teoricamente continuare ancora a discreti livelli altri 1-2 anni. Ma l’urgenza dell’avvicendamento è data anche da questo momento storico del mercato dei portieri.
Nonostante la veneranda età, Buffon dovrebbe continuare anche l’anno prossimo. Ma Marotta ha già detto chiaramente che stanno pensando all’erede del portierone. Milan ed Inter sono coperte, così come la Roma che ha già individuato in Alisson il portiere del futuro.

L’EREDE
E allora è questo il momento di affondare il colpo. Il momento in cui la concorrenza per i vari Perin, Sportiello e Consigli non esiste. Il Napoli quest’estate ha tentato di prendere il portiere dell’Atalanta e, complice l’acquisto di Berisha da parte dei bergamaschi, potrebbe essere una grossa occasione per il rapporto qualità/prezzo. Ma il vero crack è Perin. Preziosi e ADL hanno difficoltà a chiudere. Ma se il Milan diventa cinese, viene meno anche il canale preferenziale con Galliani.
Infine, aggiungiamo altri due nomi, per motivi diversi. Sepe e Neto.
Il primo è già qui. Sarri quindi lo conosce bene, essendo anche stato il suo titolare ad Empoli. Costo zero, possibilità di giocare qualche partita già in questa stagione e prodotto del vivaio del Napoli. Aspetto non di poco conto, in relazione ai regolamenti delle varie competizioni. Tuttavia, proprio il tentativo estivo di prendere Sportiello e una mancanza di chiarezza netta su chi fosse il dodici tra Sepe e Rafael, fa’ intuire che non ci sia grossa fiducia attorno all’ex primavera del Napoli.
E allora occhio a Neto. La prossima stagione avrà 28 anni. Il che vuol dire ancora 6-7 anni ad alti livelli, ma al contempo non uno di primo pelo e con tanto di esperienza internazionale. La Juventus ha fatto capire che per il dopo Buffon guarda altrove. E di conseguenza il suo procuratore inizia a guardarsi intorno. Portiere affidabile, solido, freddo e costante che solo in poche squadre al mondo non sarebbe titolare.

DEFILARSI ALL’APICE
Sappiamo bene che, in questo momento, un auspicio del genere può suscitare dileggio o fastidio. Perchè dirlo dopo la prestazione di ieri può essere considerato un azzardo e perchè Reina è un beniamino della piazza. Siamo però fermamente convinti che una Società debba dimostrare visione. Anche a costo di scelte impopolari.
E anche Reina, in fondo, lo deve a se stesso, per farsi da parte quando ancora è un idolo. Perchè scafato com’è, sa benissimo che quando dopo prestazioni negative non ci saranno più grandi parate come quelle di ieri, la piazza (o almeno parte di essa) ne chiederà la testa, come accaduto ad un certo punto con Maggio. Con questo passo di lato, invece, potrà lasciare negli occhi una bella stagione e continuare a contribuire al successo del Napoli.

 

About author

Fabio Cotone è regista teatrale. Appassionato di scienze umane.