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[Esclusiva] – Hair Stylist del calendario ufficiale: Gabbiadini? Gli demmo un consiglio, lo ha seguito. Tonelli? E’ un nostro collega

Gildo Vituperio e Mario Fascia sono due Hair Stylist, Torre Del Greco e Portici le rispettive sedi lavorative. Da qualche tempo la loro intensa attività professionale si è arricchita di un nuovo ed entusiasmante appuntamento: dare un piccolo ma significativo contributo alla realizzazione del calendario ufficiale del Calcio Napoli.  

“Da tre anni collaboriamo con Diffitalia (società di produzione e distribuzione di articoli per parrucchieri)” – esordisce Gildo – “e in stretta collaborazione con Diego Santangelo (il fotografo che cura gli scatti del calendario), abbiamo assunto l’incarico di curare il lookmaker dei calciatori durante questa esperienza. Lo staff è composto da me, Mario e altri sette stimati colleghi. Abbiamo lavorato tutti durante la prima giornata dedicata al calendario, quella in cui sono stati realizzati i primi scatti. Negli anni precedenti il lavoro si è svolto tutto a Napoli, stavolta invece uno soltanto, gli altri tre a Dimaro”.

Per la realizzazione del calendario 2016/2017 quale location vi ha ospitato?

“Il Napoli durante lo scorso ritiro pre-campionato ha allestito una sala all’interno dell’Hotel Rosatti, il medesimo che ospitava i calciatori azzurri. Hanno attrezzato una sala con sfondi e luci, proprio come una comune sala fotografica, presenti assieme a noi fotografi e cameraman. Prima di iniziare l’attività lavorativa abbiamo avuto un breve briefing tenuto da Santangelo e la figlia Selly per definire le linee guida da seguire”.

Siete stati quindi indottrinati?

“Ci hanno spiegato che tutti i calciatori dovevano essere truccati come i calciatori di rugby con linee nere marcate sotto gli occhi. La finalità doveva essere quella di accostare i calciatori azzurri agli atleti del passato, richiamandone l’epicità delle gesta e fonderli assieme ad opere d’arte universali che avessero veicolato i valori più cristallini di sport e bellezza. Ad Hamsik, ad esempio, abbiamo realizzato un tritone sia sul braccio che sul petto”. 

Avevate anche obblighi comportamentali ai quali attenervi?

“Si, certo. Il contratto firmato non ci consentiva di raccontare nell’immediato l’attività svolta, quale fosse il tema del calendario, non potevamo svelare i nomi dei nuovi prodotti lanciati da sponsor in occasione della realizzazione del calendario, non abbiamo potuto togliere il velo alla maglietta nera che i calciatori del Napoli hanno indossato in anteprima. Insomma, su tutto doveva esserci il massimo riserbo. Anche a chi ci ha incrociato a Dimaro abbiamo dovuto dire che eravamo lì come semplici tifosi, piuttosto che come lavoratori. 

Che esperienza è dunque stata?

“In un’ora e mezza abbiamo dovuto truccare, pettinare e scattare. E’ stato impegnativo ma è stato bello unire professione e passione. Abbiamo anche avuto l’opportunità di farci conoscere dai calciatori e con qualcuno di essi siamo rimasti in contatto, altri ci hanno chiesto di diventare i loro acconciatori personali. Siamo davvero rimasti colpiti dalla loro “normalità”. Gente comune, generosa e comprensiva.

Il Presidente lo avete conosciuto?

“No, non lo abbiamo visto. Probabilmente era già impegnato ad inseguire Icardi…”

Chi è risultato il calciatore più spiritoso?

La risposta è secca ed unanime: Koulibaly. “E’ un giocherellone, ironico, scherza con tutti. Un episodio in particolare ci ha divertito molto: nella foto in copertina Kalidou doveva saltare e sovrastare gli altri.
A fargli da ponte c’eravamo proprio io e Mario, e lui da lontano, prima di saltare, gridava: “attenti che vi spacco in due…attenti!” In effetti saltò così in alto che fummo costretti a rifare lo scatto perchè la testa di Kalidou venne tagliata dal margine della foto. Ma le battute del franco-senegalese si susseguivano a ripetizione: seduto sulla sedia continuava a dirci: “Dai, sbrigatevi, mi volete tagliare questi capelli?”. E poi una curiosità…ci ha confidato di avere dei capelli così folti e ricci da preferire la pelata per comodità”.

E’ vero che Maggio fu l’unico a commentare l’addio di Higuain?

“Si. Siamo arrivati proprio nel momento in cui è stato ufficializzato l’abbandono di Higuain al Napoli e il suo approdo alla Juventus. Nell’aria si respirava un alone di tristezza, ma i calciatori in nostra presenza non ne parlavano. Solo Christian Maggio ci disse che a Napoli viene visto tutto in maniera eccessiva, passionale, per cui dinanzi a questi trasferimenti si grida al tradimento. In realtà, secondo il terzino del Napoli molti calciatori vivono la loro attività solo come un lavoro”. 

Ma Higuain lo avete visto durante la realizzazione del calendario della stagione precedente?

“Si, è un ragazzo molto umile nell’approccio, ma è un accentratore, tutti i suoi compagni gli ruotavano attorno, qualcuno ci sembrava pendesse dalle sue labbra, è senza ombra di dubbio un leader”.

Avete avuto la percezione di un gruppo disunito?

Secondo noi no, anzi, i calciatori hanno anche un gruppo whatsapp all’interno del quale tutti condividono tutto. Se non fossero amici non avrebbe senso la presenza di un gruppo social”.

Quali i calciatori più riservati?

“Hamsik ed Albiol, ma sono questioni caratteriali, non sono per niente altezzosi”.

Chi si è mostrato diverso da come si mostra di solito a telecamere accese?

“Sicuramente Gabbiadini. Può sembrare il classico bergamasco freddo e distaccato, ma in realtà non è così”. Gildo ci confessa un aneddoto: “lui era abituato a portare i capelli in avanti, mi svelò di volerli crescere. io gli consigliai di stirarli e tirarli indietro, lui non voleva. Durante la nostra conversazione i compagni di squadra che ascoltavano lo “minacciarono” di pubblicare le sue foto con i capelli all’indietro sul gruppo whatsapp e lui gridava loro: “No no…sul gruppo no! Non vedete che sto male con i capelli così?”. Sabato sera in Tv l’ho visto con i capelli stirati, sono contento di averlo convinto…”. 

Chi ha il capello più difficile da trattare?

“Gabbiadini ha un capello che riesci a domare solo se lo tratti. Ma anche Hysaj ha il capello crespo e si sottopone a continui trattamenti di stiratura. La cresta di Hamsik? Ha un capello particolare, spigoloso, la cresta sta in piedi da sola, ma usa prodotti molto forti, creme con effetto strong che mette sempre, anche quando scende in campo”.

Avete anche avuto modo di assistere ad allenamenti da bordo campo, che impressione avete avuto?

“Si percepisce un’aria di professionalità assoluta, grande serietà, affiatamento, ma giunge chiara anche la percezione che ci si trovi dinanzi ad una squadra di calcio dai grandissimi valori tecnici”.

Gildo, sappiamo che tu e Luigi Sepe siete amici da sempre nonchè concittadini. A noi lo puoi confidare, è contento?

“A Dimaro era contento, adesso non lo vedo da tanto, ci siamo fatti gli auguri di Natale ma non lo vedo da un pò. Ad oggi non si è ben capito chi è il secondo portiere del Napoli, questo non credo gli faccia piacere. Sepe è uno che si fa scivolare le cose addosso, ma anche uno che ha il suo caratterino. E’ un ragazzo che è rimasto così come era, un ragazzo disponibile sempre, tifosissimo del Napoli e molto legato alla sua Torre Del Greco, città nella quale ancora vive. Diventare un calciatore di serie A non gli ha fatto dimenticare nulla del suo passato, vecchi amici compresi. E’ molto amico di Insigne, si conoscono da anni, da quando giocavano nella primavera del Napoli assieme”.

Regalateci un’ultima chicca…

“Riguarda colui che domenica ci ha regalato i tre punti: Mirko Valdifiori ci ha confidato che più di una volta si è fatto tagliare i capelli da lui…”

Come dire: Lorenzo Tonelli, calciatore di professione, bomber e Hair Stylist all’occorrenza…

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
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