fbpx
Partenopeismi

E’ un Napoli con gli occhi a mandorla, ADL ammicca alla Cina

Il Napoli Calcio strizza in maniera sempre più convinta l’occhio alla Cina, attraverso una serie di iniziative commerciali e non solo: la svolta è di quelle epocali, ma a dispetto di ciò, poco reclamizzata dai grandi media.

Dopo l’apertura di un profilo ufficiale sui canali social cinesi Weibo e WeChat, la società azzurra ha ufficializzato una serie di iniziative per festeggiare il Capodanno cinese. La conferma del deciso scatto in avanti, cui stiamo assistendo nelle strategie del club azzurro, arriva direttamente dall’ambasciata cinese a Roma, per bocca del proprietario e presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis:

Il Napoli guarda con grande interesse all’Asia e in particolare alla Cina per lo sviluppo del brand. Sono convinto che il calcio in Cina abbia un futuro importante e spero che il Napoli possa contribuire al suo successo. Anche da parte mia buon anno del Gallo ai tifosi cinesi”

La dichiarazione arriva a margine delle presentazione di una importante e curiosa iniziativa, promossa dal club azzurro di concerto con la Fondazione Italia-Cina e l’ambasciata cinese: il Napoli col Palermo indosserà una speciale maglia “limited edition” per festeggiare il capodanno cinese. Prima della gara, i bambini che accompagneranno i giocatori in campo avranno una t-shirt rossa dedicata all’evento.  

Il Napoli è una delle squadre più care ai nostri tifosi. Ringraziamo anche la Fondazione Italia Cina che ha supportato il programma.  Speriamo che le attività del Napoli possano facilitare l’integrazione del calcio italiano e di quello cinese, e promuovere l’amicizia e la vicinanza dei due popoli”.

Parole e musica di  Zhang Aishan, portavoce dell’ambasciata cinese a Roma. L’evento prevede anche un festeggiamento sul lungomare di Napoli, alla Rotonda Diaz, organizzato e promosso dall’ Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, dal Comune di Napoli e dall’Associazione di Sport Dilettantistico e Cultura Cinese-Italiana TUHE, che si terrà domenica pomeriggio, prima della gara serale al San Paolo. Sarà un’occasione di incontro tra le due culture, con tanto di degustazione di piatti tipici della cucina cinese tra acrobazie e mosse di kung-fu.

L’asse tra il Calcio Napoli e l’Estremo Oriente ha ormai i crismi dell’ufficialità, con estrema soddisfazione da parte del presidente De Laurentiis che da tempo sbandiera il suo proposito di internazionalizzare il brand Napoli oltre i confini nazionali ed europei. L’impressione, però, è che sia soltanto l’inizio di un qualcosa destinato a svilupparsi nel tempo, ad ingrandirsi, a trovare interessanti sbocchi in future partnership commerciali.

La Cina può rappresentare il ponte sul mondo che il Napoli si propone di dispiegare per sferrare l’assalto ai nuovi mercati globali, con l’obiettivo di compiere lo step successivo nello sviluppo e nella crescita del suo marchio. L’Estremo Oriente è una terrazza con vista verso orizzonti nuovi, di espansione verso i nuovi mercati e di potenziamento delle possibilità finanziarie di un club in continua ascesa.

L’operazione messa in piedi in occasione di Napoli-Palermo è importante certamente in chiave marketing, ma non si limita solo a questo. L’investitura ufficiale con un ruolo nel club partenopeo della manager Serena Salvione, professionista del Marketing e consulente da settembre del Calcio Napoli, non era evidentemente venuta a caso. La concatenazione di eventi cui stiamo assistendo lasciano trasparire un dato di fatto: il Napoli ha deciso di trovare in Estremo Oriente il lasciapassare per stabilirsi definitivamente nel novero dei club calcistici più importanti del globo.

La Cina, tra l’altro, è entrata prepotentemente nel calcio, lo testimoniano gli ultimi affari dei club cinesi sul mercato europeo, non solo quelli per l’acquisto di calciatori, blanditi da vagonate di denaro per sposare il calcio d’Oriente, ma anche l’interesse dei più grandi gruppi finanziari cinesi  verso i maggiori club italiani ed europei, Milan e Inter per citare i due casi emblematici.

Quello di Napoli-Palermo è solo l’ultimo anello di una serie di eventi che lasciano presagire un ingresso imminente e prorompente da parte del club di De Laurentiis sui mercati cinesi. In occasione di alcune partite interne ai più attenti non sono passati inosservati alcuni banner pubblicitari in mandarino a bordo campo, conferma dell’interesse sempre crescente della Cina per il Napoli. 

A tutto questo si aggiungono le ultime dichiarazioni di Diego Armando Maradona all’emittente Piuenne che, pur restando nell’alveo virtuale dei propositi e delle buone intenzioni, risuonano con sfacciata irruenza e testimoniano una realtà di fatto:

“Stiamo programmando il futuro, parlando con delle persone. A Madrid ci vedremo con De Laurentiis e parleremo di tante cose, io ho delle novità, lui anche. Parlando con lui ho capito che è un grande uomo d’affari, se riesco a portare un cinese si può fare qualcosa”

A questo hanno fatto seguito le esternazioni sibilline del presidente del Napoli:

“Nei prossimi novanta giorni ne vedremo delle belle…”

Cosa avrà voluto dire il proprietario del club azzurro? Non ci è dato saperlo. Ma non ci vuole un mago per comprendere che il Napoli è giunto ad uno snodo cruciale del suo sviluppo, da club importante d’Italia a realtà consolidata del calcio mondiale, il passo è breve. Ed è altrettanto evidente che gli interessi del Napoli e di De Laurentiis si stiano concentrando decisamente in quella direzione: la Cina è sempre più nei pensieri del produttore romano ed al centro dei nuovi progetti del suo club.

Dopo il viaggio di Don Aurelio a Pechino, ufficialmente per motivi cinematografici, il discorso si è evidentemente sviluppato, scivolando inevitabilmente verso il calcio. E’ plausibile, in tal senso, che il Napoli decida di organizzare una tournèe in Cina in vista della prossima estate, con un calendario di amichevoli con i maggior club cinesi.

Non è escluso che lo sbarco su un mercato finora sconosciuto, per accaparrarsi milioni di nuovi potenziali utenti, oltre che finalizzato ad aumentare il proprio fatturato, potrebbe aprire in un futuro prossimo all’ingresso di gruppi di finanziatori che possano portare capitali freschi, interessati magari alla realizzazione del nuovo San Paolo.

 

About author

Francesco Romano è laureato ed ha un master in comunicazione e marketing. Ama scrivere, lavora presso Mediaset.
Related posts
Coach

Così parlò Antonio Conte

Club

Una narrazione inverosimile

Partenopeismi

Gli inciampi di ADL

Comunicazione

Testa di Legno? No. Teste di legno