Una vera e propria tegola. Inutile girarci intorno. L’infortunio occorso ad Arek Milik mette Sarri in una posizione alquanto scomoda. Ennesimo enigma da risolvere e in fretta.
Trovare una soluzione all’egemonia di Dries Mertens in attacco. Evitare che la punta di diamante azzurra possa essere soffocata dal peso dei minuti e dello stress mentale.
Una soluzione. Facile a dirsi. Ma quale?
L’errore piu comune é quello di ritenere l’attacco sarriano un vaso di Pandora nel quale qualsiasi giocatore possa fare bene sempre, comunque e dovunque. Come in ogni artificio tattico, l’interpretazione dei singoli e le loro caratteristiche esaltano il collettivo e viceversa. Ma parlare di totalitarismo tattico che prescinde dalle caratteristiche dei giocatori é inopportuno e fuorviante. Mertens é divenuto un centravanti straordinario perché aveva giá determinate caratteristiche che ben si addicevano ai delicati schemi del tecnico toscano. Gabbiadini e Pavoletti, ad esempio, no.
Analizziamo quelle che sono le possibili mosse che il tecnico toscano potrebbe adottare per sopperire all’assenza del centravanti polacco.
Obiettivo: arrivare al traguardo natalizio senza affanni ed evitare di perdere punti importanti.
Innanzitutto la prima considerazione da fare é che bisogna cercare di ridurre il minutaggio di Dries durante ogni partita. Una sorta di trattamento Hamsik. 60 minuti quando é possibile. Il folletto belga non ha nelle corde 20 partite consecutive. Ha un fisico completamente diverso rispetto a Insigne e Callejon ed una resistenza inferiore a questi due. Lo ha detto varie volte Sarri.
- Callejon punta – L’usato sicuro. Hombre fiel sempre a servizio della squadra. I minuti finali a Ferrara sono stati un compendio di cosa significhi applicare l’intelligenza al giuoco calcio. La squadra era in inferioritá numerica e bisognava tenere palla. Nessun problema. Ci pensa l’andaluso. Falli guadagnati, minuti recuperati. Lavoro completato.
Inoltre la sua verticalitá e la capacitá di muoversi verso la porta dovrebbero dargli una perfetta funzionalitá negli schemi di Sarri.
Controindicazioni: purtroppo togliere Calle dalla fascia destra é un pericolo grande. Il Napoli costruisce gran parte delle trame offensive facendo densitá sul lato sinistro (lato forte) con Ghoulam, Hamsik e Insigne per poi capovolgere repentinamente il fronte su quello che é il lato debole. Tutta una questione di spaziature insomma. Non c’é esterno alto al mondo che abbia la capacitá di tagliare dietro il terzino come Jose Maria Callejon. Adattarlo come centravanti impiegando l’usato sicuro potrebbe dare paradossalmente meno certezze che incertezze.
In caso di Calle punta, Rog esterno alto é una soluzione affascinante e percorribile per due ragioni. Il croato ha gamba e resistenza fisica per “reggere la fascia” ed ha buona capacitá tecnica per arrivare alla conclusione. Garantirebbe copertura in fase passiva e dinamismo. Il centrocampista é giá stato impiegato in questo ruolo negli ultimi minuti di Lazio-Napoli e Napoli-Feyenoord facendo vedere buone potenzialitá.
2) La soluzione piu affasciante é quella che vede Adam Ounas ripercorerre le orme di Dries.
Soluzione rischiosa ma non azzardata. Il ragazzo, mancino, ha dimostrato di avere buona verticalitá nei movimenti e di saper vedere la porta. Puó giocare su tutto il fronte d’attacco, abbassarsi per consentire l’inserimento dei centrocampisti. Ha buone capacitá di dialogo con i compagni pur essendo ancora indisciplinato e non perfettamente integrato negli schemi tattici azzurri. La sua sarebbe una interpretazione molto piú da “falso nueve” che da vera e propria punta.
Avrebbe bisogno di piú tempo rispetto a Calle ma paradossalmente potrebbe stravolgere meno l’assetto tattico azzurro.
Controindicazioni: vi é la volontá, d’altro canto, di non accelerare troppo il processo di inserimento di un ragazzo che si troverebbe a dover affrontare spezzoni di gara in un ruolo non suo. Il rischio di bruciarne il potenziale é alto. Soprattutto in una piazza esigente come quella napoletana.
Altre soluzioni, onestamente, si fa fatica a trovarne.
Il Napoli é chiamato ad un tour de force davvero impegnativo e dovrá farlo senza Milik. Ci rimettiamo di nuovo alle sapienti mani del mister toscano e confidiamo nel valore di una rosa che fa pochissima fatica ad andare a rete.
Calle e sangue freddo.