Questione di dettagli: un campionato talmente equilibrato come questo si deciderà anche (se non soprattutto) tramite episodi ed attenzione ai minimi particolari.
E proprio il Napoli non potrà non tener conto di un aspetto importantissimo: la gestione dei cartellini gialli e dei diffidati con relative squalifiche, specie per un organico fondato su 14-15 fedelissimi come quello a disposizione di Maurizio Sarri, sarà uno degli aspetti da non trascurare assolutamente.
Al giro di boa l’unico in diffida ed a rischio stop è Jorginho, seguito a ruota da Albiol, Mertens e Koulibaly: 4 titolarissimi, ammoniti in media ogni 5-6 match di campionato. Un rischio calcolabile considerando il calendario non proprio agevole che attende gli azzurri nel girone di ritorno.
Ciò detto – premesso che è difficilissimo gestire situazioni simili – non c’è dubbio che una sorta di “turnover da ammonizione” possa aiutare ad evitare spiacevoli assenze nei match clou.
Una eventuale assenza per squalifica dei sopracitati contro una tra Bologna e Benevento, farebbe sicuramente meno rumore se la squalifica dovesse invece ahinoi arrivare contro la Lazio (calendarizzata subito dopo queste due avversarie) o peggio ancora contro una tra Roma ed Inter, poste a soli 7 giorni di distanza e con ancora l’ipotesi di un ottavo di finale di Europa League come faticoso intermezzo, precedute però da ostacoli non insormontabili come Spal e Cagliari.
Un rompicapo di cui bisogna tener conto, a meno che dal calciomercato non arrivino innesti capaci di eliminare o alleviare il problema.