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Hamsik, il regista che vuole l’Oscar

A trentun anni appena compiuti ha iniziato la sua terza (e probabilmente) ultima fase di una carriera che vedrà sicuramente il suo nome impresso nella storia e negli almanacchi delle due squadre che lo hanno fatto grande: Marek Hamsik non poteva sapere che il 27 luglio 1987 a Banska Bystrica sarebbe venuto al mondo il recordman di reti di tutti i tempi della storia partenopea.

Ma per lo slovacco questa seconda parte del 2018 sarà significativa per un aspetto in particolare che ci si augura possa renderlo ulteriormente protagonista in questo scorcio finale di carriera: lo spostamento in cabina di regia sarà la prima vera scommessa di Carlo Ancelotti che, con il capitano azzurro in campo, si augura di poter iniziare nel migliore dei modi la sua avventura all’ombra del Vesuvio alla luce anche di un avvio di stagione in campionato tutt’altro che agevole dopo gli esiti del sorteggio del calendario.

Una seconda parte di 2018 che però Marek vorrà vivere da leader anche per abbattere altri record che ancora deve infrangere in maglia azzurra (dopo aver allontanato le sirene cinesi) e con quella della nazionale: dovesse scendere in campo regolarmente tra ottobre e novembre, Hamsik si ritroverebbe in un colpo solo ad essere diventato recordman assoluto di presenze sia con la maglia del Napoli  – verosimilmente il traguardo potrebbe essere raggiunto tra il 7 ed il 21 ottobre – che con quella della Nazionale, nella quale con 3 presenze ed altrettante reti balzerebbe in vetta in entrambe le speciali graduatorie.

Dovesse rivivere un’altra stagione delle sue in termini realizzativi non ci sarebbero dubbi sul nome del prossimo marcatore di tutti i tempi azzurro in campionato ed Europa, dove battaglia con il buon amico e compagno di squadra Mertens per la cima del podio dei marcatori.

Una carriera da record insomma quella del regista slovacco, ricca di premi individuali ma ferma a livello di trofei soltanto ad una Supercoppa e due Coppe Italia: per dirla in termini cinematografici tanto cari al Presidente De Laurentis, dopo svariati Nastri d’Argento, sarebbe l’ora di un vero Oscar.

About author

Gianluigi Noviello è laureato in Comunicazione ed è specializzato in Management Olimpico presso la Scuola dello Sport di Coni Servizi. Giornalista pubblicista dal 2007.
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