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Ridateci Tavecchio!

2018, l’estate più difficile del calcio italiano del Terzo Millennio: spettatore, dopo 60 anni di ininterrotta presenza al mondiale, il pallone tricolore vive giorni infernali non solo dal punto di vista climatico, con ben 4 Leghe bloccate da una miriade di ricorsi i cui esiti stabiliranno come e quando partirà la prossima stagione.

Il 7 settembre, con il pronunciamento del Collegio di Garanzia del CONI, si dirameranno molte questioni di una bollente estate pallonara italiana: ma procediamo per ordine.

SERIE A – Si, lo sbarco di CR7 ed il ritorno di Ancelotti, ma il massimo campionato italiano pur essendo iniziato regolarmente, è anch’esso ostaggio dei meandri della giustizia sportiva per quanto concerne il Campionato Primavera 1. Il motivo? La posizione del Novara – retrocesso con la prima squadra in Serie C – ma trionfatore lo scorso anno nelle fasi finali del Campionato Primavera 2, motivo che dovrebbe garantirle la promozione automatica in Primavera 1 ma solo nel caso in cui i piemontesi dovessero essere ripescati in cadetteria. Risultato? Campionato fermo, così come la Coppa Italia di categoria…

SERIE B Il campionato principale della discordia: 3 società sparite, una Lega che in barba ai soliti passaggi ed approfittando del Commissariamento della FIGC chiede con voto unanime delle 19 società “superstiti” allo stesso Commissario di bloccare i ripescaggi, spartendosi così 700 mila euro in più a testa della torta dei diritti Tv (a proposito oltre a Dazn c’è la novità dell’anticipo serale del venerdì in chiaro su Rai Due).

Ovviamente insorgono retrocesse dello scorso campionato e non promosse dalla C: situazione difficile da dirimere, con un campionato partito ed un calendario pronto ad essere stravolto in caso di nuovo format a 22 squadre.  Dell’avvio del Campionato Primavera 2 non se ne parla nemmeno…

SERIE C – Il campionato doveva iniziare il 26 agosto, partirà addirittura il 16 settembre: nell’attesa, Coppa Italia di categoria per vedere un pochino di calcio giocato ed attesa per la composizione dei gironi e calendari anche di Berretti ed Allievi. Ragionevole la scelta del Presidente di Lega Gabriele Gravina che non intende partire senza tutti i pronunciamenti della giustizia sportiva in merito.

Bari, Avellino, Messina, Como, Novara, Catania, Entella, Ternana, sono piazze importanti che attendono di capire se il loro destino sarà in terza serie, cadetteria o addirittura Interregionale: giusto attendere quindi le sentenze del Collegio di Garanzia del CONI, ma una volta stabiliti eventuali ripescaggi e format, si prospetterà un bel tour de force in campo per recuperare il tempo perso finora…

In tutto ciò le tanto auspicate seconde squadre non decollano (Juventus a parte), anzi il casuale ed inatteso fronte Lotito – De Laurentiis sembra aver aperto un varco con l’acquisto dei titoli sportivi delle piazze che puntualmente ogni estate non passano l’esame della COVISOC.

SERIE D – Legata a doppia mandata dai ricorsi delle nobile decadute, desiderose di rientrare subito nel mondo dei professionisti dalla porta di servizio della Lega Pro. Coppa Italia partita in ritardo, gironi pronti il 30 agosto e campionato al via il 16 settembre, in attesa che a cascata si stabilizzi il tutto dalla cadetteria all’Interregionale.

SERIE A FEMMINILE – L’unica nota lieta a livello di nazionale maggiore, grazie alla qualificazione ai Mondiali dopo ben 20 anni di assenza, eppure anche qui le cose non vanno per il verso giusto: il rinvio della Supercoppa è la punta dell’iceberg dello scontro tra Lega Dilettanti e FIGC, con quest’ultima che vorrebbe l’organizzazione dei campionati di A e B per poi procedere al passaggio alle rispettive leghe maschili. Ma ovviamente anche questa vicenda è finita nel calderone della giustizia sportiva: fortuna vuole che gli impegni della Nazionale di inizio settembre sono ininfluenti ai fini agonistici, ma redimere la questione con il passaggio di competenze auspicato anche da società e calciatrici sarebbe l’ideale in questo particolare momento storico.

SCENARI FUTURI – Con una assemblea elettiva programmata per il prossimo 22 ottobre, l’ideale sarebbe trovare una quadra diversamente a quanto non avvenuto lo scorso gennaio. Sibilia e Gravina paiono essere ancora una volta i nomi più forti in gioco, complice anche l’ineleggibilità dei vari Tommasi, Abete, Lotito, Ulivieri e company; ma più che una questione di nomi preoccupano le divergenze programmatiche sul futuro del calcio italiano, schiacciato da un sistema non più sostenibile specie in serie B e C e da troppi intrecci che vanno a minare l’interesse generale del movimento.

Tra i tanti bug del sistema, vi è poi quello dei tempi della giustizia sportiva e delle tempistiche di iscrizione ai vari campionati, che con eccessive dilatazioni porta ormai da diversi anni a vivere estati turbolente…

About author

Gianluigi Noviello è laureato in Comunicazione ed è specializzato in Management Olimpico presso la Scuola dello Sport di Coni Servizi. Giornalista pubblicista dal 2007.
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