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Partenopeismi

Il boomerang

Quante volte abbiamo dato uno sguardo al calendario della Juventus nella speranza di leggere accanto a questo nome tanto indigesto quello di una squadra capace di fronteggiarla? E quante volte questo auspicio si è trasformato in chimera? Praticamente sempre.

Anche ieri, la Fiorentina della stella nascente Chiesa, si è sciolta come neve al sole. Sempre, dicevamo. Un termine paradossalmente noioso. Forse anche vivere per sempre lo sarebbe. Le vittorie della Juventus sono noiose, la sua classifica è noiosa, il campionato di Serie A è noioso.

La Juventus è una schiacciasassi, profonde il minimo sforzo in tutte le gare e raccoglie punti come le castagne in autunno. Le vince tutte e quando è sopita illude gli avversari, ma poi, dà uno sguardo al cronometro e al passare dei minuti, accelera e li annichilisce. La classifica delle zebre non conosce che i multipli di tre.

E il Napoli? Fa miracoli che vengono letti come delusioni. I napoletani vivono l’epoca più bella della loro storia ma sono delusi e sconfortati.

Il Napoli non può ambire a vincere il campionato italiano di calcio, non ha i mezzi per fronteggiare una corazzata simile. Gettiamo via le solite e noiose (un termine a caso) lamentele arbitrali, o qualsivoglia altro appiglio giustificatore: il Napoli è inferiore alla Juventus. Acclarata quella che è una verità insindacabile non resta altro che mollare la presa dalla pretesa di vincere. Un dito per volta, lentamente, ma facciamolo. Ci costa caro, ma è l’unico modo che abbiamo per essere felici, per apprezzare nella giusta maniera il momento storico e per evitare di dare agli azzurri una pressione che non meritano.

Viceversa, vivremmo ogni vittoria come una inutile sconfitta, ogni qualificazione in Champions come una stentata salvezza, e tutto ci si ritorcerà contro. E’ tutta una questione di aspettative errate.

L’obiettivo è lì, sempre nitido, va solo visto. Non si tratta dello scudetto, ma della capacità di prendere atto di una realtà.

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
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