Il Napoli è in piena bagarre contrattazioni da calciomercato e, di conseguenza, la macchina mediatica è in pieno fermento. A differenza della passata stagione, dove aveva fatto molto discutere la rubrica lanciata dal presidente De Laurentiis direttamente da Dimaro sulla radio ufficiale del club, l’ormai celebre “Vero o Falso”, quest’anno la comunicazione del club, in merito alle trattative di compravendita, pare molto cambiata.
Le prime esternazioni del presidente De Laurentiis, risalenti al 19 giugno scorso, sempre dalle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, erano state piuttosto chiare e molto poco ermetiche sulla trattativa Manolas:
“Per Manolas ci sono due scogli da superare: capire l’aspetto caratteriale che mi pare riscontri qualche problema, ogni tanto fa le bizze. Giuntoli dovrà capire se è compatibile con il nostro spogliatoio perché non possiamo avere problemi. Il secondo nodo è legato alla Roma, che non ha ancora un direttore sportivo. Dobbiamo capire a che prezzo acquisirlo, perché parliamo di un calciatore che inizia ad avere la sua età e che diventa un vuoto a perdere perché poi non lo puoi rivendere. Ci sto ad investire del denaro, ma la clausola deve essere abbassata perché se si abbina allo stipendio altissimo del calciatore è chiaro che siamo troppo alti. Con tutto il rispetto che ho di Manolas, con una logica legata alla sua età, lo valuto una cifra molto più bassa.”
La storia dei giorni immediatamente successivi, poi, ha raccontato di una trattativa conclusa felicemente, col calciatore finito al Napoli ed alle condizioni pattuite dal Napoli. Nessun gioco dialettico, dunque, da parte del presidente De Laurentiis, dichiarazioni autentiche, lapalissiane, schiette. Con la chiarezza e la sincerità, senza esternazioni “politiche” o strategiche, il Napoli si è concesso ai microfoni svelando i propri propositi, al pubblico di fede azzurra ed a tutta la platea dei media.
Anche nell’intervista concessa ieri dallo stesso presidente De Laurentiis al Corriere dello Sport, non sembra essere diverso lo stile comunicativo ed il “tono” delle dichiarazioni. Su James Rodriguez dalle colonne del quotidiano romano il presidente del Napoli è stato ancora una volta estremamente chiaro e diretto:
“ James è il calciatore che mediaticamente, dopo Cristiano Ronaldo e Messi, gode di maggior considerazione. Piace molto a Carlo e noi siamo in attesa di una richiesta più ragionevole. Lo scoglio è rappresentato dal Real Madrid, che ha pretese elevate secondo noi. Ma James vuole il Napoli”
Nessun bluff, niente messaggi criptici, la pura e semplice realtà: James ha un impegno con Ancelotti, vuole venire a Napoli, ma al momento la trattativa è in stand-by per le richieste esose del Real che per il colombiano chiede cifre folli, a detta del presidente azzurro. La candida ammissione dell’esistenza di una trattativa, riaffermando la volontà di club e calciatore di riunirsi e convolare finalmente a nozze, peraltro già rivelata su Radio Kiss Kiss Napoli molti giorni fa, con l’aggiunta della notizia della richiesta dei Blancos ritenuta troppo alta rispetto alla proposta del Napoli.
E’ evidente, a giudicare anche dallo stile di comunicazione dello stesso Carlo Ancelotti, il deciso cambio di registro del club, rispetto allo stile cui eravamo avvezzi, con trattative spesso sommerse e poco pubblicizzate. Le dichiarazioni di De Laurentiis, prima su Manolas e poi su James, trattative di una certa importanza, nomi che hanno un peso specifico, unite all”ammissione spontanea dell’alto gradimento da parte di Ancelotti per il calciatore, sembrano andare di pari passo con una immagine molto più trasparente di un Napoli che vuole “comunicare” con una limpidezza ed una chiarezza differenti e che si mostra al mondo con una apertura ritrovata ed un volto assai più coerente rispetto al passato.
