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Il lato positivo

Difficile se non impossibile astrarsi da quello che abbiamo visto. Ma a noi l’impossibile piace. E dell’arbitraggio di Giacomelli non vogliamo parlare. Piuttosto abbiamo deciso di soffermarci su quella che e’ stata una prestazione estremamente positiva degli uomini di Ancelotti. Prestazione che merita di essere celebrata anche ora che la classifica piange e le mani tremano dalla rabbia. L’impossibile ci piace proprio, ve lo avevamo detto.

Il Napoli riparta da qui. Con la cattiveria di chi crede abbia subito un’ingiustizia e la convinzione di chi sa che quando vuole sa sciorinare ottime prestazioni. Oggi la squadra ha saputo sopperire all’emergenza terzini e all’infortunio di Allan. Lo ha fatto con orgoglio ed entusiasmo. Lo ha fatto da grande squadra, serrando i ranghi e ovviando a tutte le difficolta’ (Luperto terzino, il filtro assente di Allan, i ritmi indiavolati degli uomini di Gasperini).

Il blackout di Meret avrebbe spezzato le gambe al Napoli moscio di Ferrara. I partenopei hanno saputo mantenere botta quando i bergamaschi attaccavano portando quasi 6 uomini nei pressi del portiere azzurro. I partenopei non si sono amareggiati nel vedere svanita l’enorme mole di gioco dei primi 30 minuti. Colpo su colpo.

Buona prova del giovane Luperto, schierato da Ancelotti nel ruolo di terzino sinistro.

Possiamo dividere la partita in tre diversi blocchi.

I primi 30 minuti sono stati straordinari. Insigne ha inventato calcio partendo dalla sinistra e accentrandosi. Callejon riusciva sempre a bucare la retroguardia bergamasca tagliando alle spalle del terzino avversario. Il gol un esercizio di tecnica. Poi un leggero blackout (colpevole Meret sul gol di Freuler). Dal 30′ al 59′ (minuto in cui entra Mertens o per meglio dire esce un impalpabile Lozano) soffriamo le loro folate.

Il terzo blocco, una sinfonia azzurra. Mertens offre vivacita’ alla manovra azzurra. Fabian pennella. Zielinski finalmente in palla. Milik da numero 9 festeggia il rinnovo del contratto con un bellissimo gol. Insigne finalmente decisivo.

Si pregustava la vittoria ed invece no. Un erroraccio di Maksimovic che non legge una facilissima azione a palla scoperta consente ad Ilicic di pareggiare. Il resto inutile commentarlo.

2 -2. La classifica piange e lo sappiamo. Ma noi oggi abbiamo deciso di avere un motivo in piu per credere in questa squadra. Lo diciamo forte e chiaro. La squadra riparta da questa prestazione. E lo faccia con tutta la convinzione del caso. A Roma con rabbia. Tutti assieme, senza alibi. Che siano i dirigenti a parlare d’altro. La squadra parli di calcio come d’altronde stiamo facendo noi.

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Emigrante d’Irlanda con Napoli nel cuore. Scrittore cronico. Amante di cinema e letteratura.
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