Va sempre così: si archivia la partita, si contano gli assenti in giro per il mondo per le nazionali, ci si augura di evitare un nuovo caso Milik e da lunedì si pensa subito alla ripresa in campionato.
Ma la sosta di novembre non è mai un appuntamento fisso nell’arco di una stagione sportiva: nel 2008-2009, 2010-2011 e 2012-2013 il calendario internazionale riuscì ad evitare lo stop dei principali campionati europei, allungando la settimana di sosta natalizia e sfalsando i turni infrasettimanali nell’arco della stagione.
Ma nei 6 campionati della gestione De Laurentiis la pausa nel penultimo mese dell’anno ha mostrato un Napoli capace spesso di ripartire con il piede giusto in Italia ed Europa: ecco come è andata nel corso degli anni..
2007-2008: è il Napoli neo promosso di Reja, quello che a novembre è alle prese con la doppia sfida sicula contro Palermo e Catania. Se al Barbera i rosanero ribaltano con una doppietta di Giovanni Tedesco l’illusorio vantaggio firmato Mariano Bogliacino, alla ripresa è un’altra doppietta, questa volta del Panteron Zalayeta a stendere il Catania al San Paolo.
2009-2010: Mazzarri si è ormai ambientato a Napoli e riporta buon umore e risultati anche se a novembre trova un doppio 0-0 a Catania ed al rientro al San Paolo contro la Lazio che iniziano a far serpeggiare i primi malumori tra il clan sudamericano e Quagliarella.
2011-2012: uno strano scherzo del calendario ripropone lo stesso incrocio di due stagioni prima, complice anche il rinvio di Napoli-Juve per il maltempo. Gli azzurri distratti dall’impegno di Champions all’Allianz Arena cedono a Catania 2-1 dopo il gol lampo di Cavani, gli errori di Fideleff e l’espulsione di Santana ed al rientro in campionato non vanno oltre lo 0-0 con la Lazio a Fuorigrotta, complice anche un super Marchetti. Il riscatto avverrà però tre giorni dopo in Champions…
2013-2014: il miglior rendimento in termini di punti del Napoli con il primo Rafa Benitez. Ancora una volta il Catania prima della sosta, questa volta in casa e domato da Hamsik e Callejon. Il rientro in posticipo serale con la Juve allo Stadium ha un sapore amaro come il 3-0 subìto dai bianconeri cui faranno seguito altre due sconfitte tra Champions e campionato con l’allontanamento da Juve e Roma e la beffa europea.
2014-2015: la partenza ad handicap in campionato prova ad essere salvata dal blitz di Firenze firmato Higuain, ma la pirotecnica sfida tra Benitez e Zeman (alla guida del Cagliari) si chiude con uno spettacolare 3-3 che riporta il Napoli lontano dall’alta classifica, nonostante il buon cammino in Europa League con qualificazione anticipata.
2015-2016: Sarri ha trovato la quadratura del cerchio ed impostato le sue priorità stagionali e di formazione. Higuain con la zampata decisiva all’Udinese ed il sigillo a Verona contro l’Hellas (gol iniziale di Insigne) si conferma bomber principe del campionato e trascina gli azzurri verso la vetta della classifica e con un percorso record nella fase a gironi di Europa League.
In definitiva il ritorno dalla sosta novembrina ha questo bilancio definitivo: 2 vittorie, 3 pareggi ed una sola sconfitta. Un risultato diverso dal pareggio ad Udine può significare a questo punto un ulteriore “parità” nel bilancio tra vittorie e sconfitte…
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