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Il Napoli non è risorto. Sarri demolisce la dittatura del tabellino

Faccia tirata, gioia eclissata. Si è presentato così Maurizio Sarri ai microfoni di Mediaset Premium a seguito della roboante vittoria contro l’Inter. Più di qualcuno si aspettava l’elogio dell’impresa e invece la prima dichiarazione è una bordata ai soloni che in settimana hanno commentato la presunta debacle azzurra:

Dal punto di vista della determinazione, della voglia e della fame di risultati è stato un grande Napoli. Se parliamo di qualità di gioco abbiamo fatto meglio lunedì col Sassuolo, stasera abbiamo concesso qualcosa.

In soldoni, il tecnico azzurro lancia una netta e decisa critica a tutti coloro i quali senza cognizione di causa hanno criticato aspramente la prestazione del Napoli contro il Sassuolo per poi esaltarsi dinanzi alla roboante vittoria contro l’Inter. Maurizio Sarri, più o meno esplicitamente, invita a trarre conclusioni imparando a masticare calcio piuttosto che limitandosi a guardare il tabellino. Ma il tecnico di Figline ha ragione oppure ha esasperato il concetto per togliersi qualche sassolino dalle scarpe? Noi crediamo siano veritiere entrambe le cose. Partiamo dall’analisi più semplice, quella numerica:

PARTITA PALLA GOL CONCESSA ESITO
NAPOLI-SASSUOLO MISSIROLI AL MINUTO 64° TRAVERSA
NAPOLI SASSUOLO DEFREL AL MINUTO 83° GOL SASSUOLO

 

PARTITA PALLA GOL CONCESSA ESITO
NAPOLI-INTER ICARDI AL MINUTO 19° ESTERNO DELLA RETE
NAPOLI-INTER ICARDI AL MINUTO 20° PARATA DI REINA
NAPOLI-INTER ICARDI AL MINUTO 33° PARATA DI REINA
NAPOLI-INTER PERISIC AL MINUTO 47° FIL DI PALO
NAPOLI-INTER CANDREVA AL MINUTO 67° PARATA DI REINA
NAPOLI-INTER PERISIC AL MINUTO 90° FIL DI PALO

Dalla lettura dei numeri si evince chiaramente che Maurizio Sarri ha ragione: il Napoli che ha sfidato il Sassuolo ha concesso solamente due palle gol, di cui una soltanto trasformata in gol dall’ottimo Defrel. Per i restanti 88° minuti di gioco il Napoli non ha concesso agli avversari perfettamente nulla, seppur non sia poi contestualmente riuscito ad imprimere alla gara quel ritmo necessario per essere seriamente pericoloso.

Con l’Inter, invece, la fase difensiva degli azzurri ha funzionato decisamente meno bene, non solo per defaillance degli azzurri ma anche per merito della qualità tecnica degli avversari decisamente una spanna sopra quella messa in campo dai nero-verdi emiliani lunedì scorso.

Insomma, come evidenziato dallo stesso Sarri in un passaggio successivo dell’intervista, il Napoli visto contro l’Inter è stato straordinario per voglia, intensità di gioco, velocità della manovra. Ha annichilito l’avversario stordendolo sotto i colpi di un ritmo incessante ed incalzante, ma non ha sciorinato la sua migliore prestazione dal punto di vista tattico.

Ma anche sassolini, dicevamo. Eh si, Sarri ha tolto anche quelli dalle sue scarpe. Proprio non gli sono andate giù le feroci critiche piovute sul suo operato, perlomeno quelle che non hanno mai adottato un discernimento tra critiche sensate e costruttive e critiche infondate, assurde, esasperate e strumentali. Quindi, calma, calma. Il Napoli è tornato a vincere, i tifosi ad esultare. Ma il Napoli è uno soltanto, quello visto contro il Sassuolo è lo stesso Napoli sceso ieri sera in campo allo stadio San Paolo: una squadra forte ma giovane che può strabiliare o deludere. Sarri vorrebbe che la gente capisse questo ed avesse equilibrio nei giudizi.

Stefano Pioli è andato via dal San Paolo annientato, avvilito, ma prima di abbandonare il terreno di gioco ha lanciato un messaggio ai sostenitori del Napoli in difesa del collega Sarri ingiustamente messo alla gogna: prima di giudicarlo usate la testa.

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
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