Un pit stop doveroso, l’ultimo della stagione e che arriva dopo uno sprint importante che ha rimesso nuovamente in corsa il Napoli per la qualificazione diretta in Champions, in una stagione che fino ad ora si sta rivelando addirittura superiore a quella dei record della scorsa annata.
I 63 punti totalizzati finora in campionato sembrano avere un peso specifico maggiore rispetto ai 64 totalizzati 12 mesi fa allo stesso punto del campionato, così come il peso netto delle 8 gare di Champions non è minimamente paragonabile agli altrettanti match di Europa League disputati nel 2015-2016, mentre in Coppa Italia l’accesso alle semifinali ha portato il Sarri II° a superare la barriera dei 50 match stagionali, traguardo raggiunto sinora soltanto da Bianchi, Mazzarri e Benitez.
Eppure in campionato capitan Hamsik e compagni sono costretti all’inseguimento della piazza d’onore, distante appena 2 punti e frutto di un cammino più altalenante rispetto alla scorsa stagione in ottica di distribuzione dei punti: se la scorsa stagione fu la Roma l’unica squadra ad uscire indenne dal doppio confronto tra San Paolo ed Olimpico, quest’anno l’andamento degli azzurri in campionato seppur in scia con quello di un anno fa mostra evidenti incongruenze.
Quella che balza subito agli occhi è la “sindrome Atalanta”: gli orobici sono stati i primi (e si spera gli unici) a non aver concesso nè punti nè gol agli azzurri nel doppio confronto di campionato. Uno 0 pesante che però il Napoli è riuscito a riequilibrare nei confronti delle altre avversarie in campionato.
Se lo scorso anno infatti furono 7 le squadre battute sia all’andata che al ritorno, il bilancio parziale a 9 turni dal termine vede 5 club usciti con le ossa rotte sia in casa proprio che al San Paolo: un eventuale ed auspicabile bis contro 3 tra Udinese, Inter, Cagliari, Torino e Sampdoria, migliorerebbe lo score registrato un anno fa.
Da notare inoltre due dati lampanti: se un anno fa al San Paolo furono raccolti ben 51 degli 82 punti totali, quest’anno nella più ottimistica delle previsioni non si arriverebbe che a quota 45, elemento significativo forse del distacco in classifica con la capolista Juve, al momento fermo ad una sola lunghezza in più di un anno fa ma con ancora la prospettiva dello scontro diretto a Fuorigrotta.
Negativo anche il bilancio con le probabili retrocesse a fine stagione: contro Verona, Frosinone e Carpi il bilancio fu di 16 punti, mentre quest’anno le probabili condannate Pescara, Palermo e Crotone hanno fruttato 14 punti in classifica.
A 9 giornate dal termine infine l’auspicio è che gli azzurri riescano a totalizzare più dei 18 punti messi a segno negli ultimi nove turni del 2015-2016, obiettivo che consentirebbe a Sarri di succedere a se stesso nel record di punti stagionali degli azzurri.