Quella che poteva essere una peculiarità esplicita del calcio italiano la si è dovuta obbligare tramite specifiche norme federali: la cura dei settori giovanili ha dalla scorsa stagione un forte eco anche in Serie A, visto l’obbligo di inserire almeno 4 elementi formati nel proprio vivaio (per un periodo di 36 mesi dai 15 ai 21 anni) nella roster dei 25 calciatori da registrare in Lega.
Se lo scorso anno a fine agosto gli azzurri potevano contare su Lasicki, Sepe ed i fratelli Insigne, quest’anno l’intreccio sembra essere più complicato per definire chi farà parte della lista per il campionato: la chiave di volta è ancora una volta tra i pali. Dalla conferma o meno di Reina infatti dipendono anche i destini di Sepe e Contini, con il 26 enne di Torre del Greco che sembra il maggiore indiziato alla riconferma, anche se una eventuale doppia riconferma risolverebbe molti problemi a Cristiano Giuntoli che si troverebbe quindi costretto ad aggiungere un solo nominativo alla lista da aggiungere ai prodotti di una scugnizzeria che gradualmente perde pezzi.
La cessione a titolo definitivo di Maiello, quelle in prestito dei vari Palmiero, Negro, Anastasio, Liguori, Romano, Prezioso, Tutino e Granata, limita il raggio d’azione del ds azzurro a quei pochi giovani ancora da piazzare oppure a qualche elemento più esperto della Primavera di Saurini (su tutti spicca Milanese, già in panchina lo scorso anno in Tim Cup contro lo Spezia).
C’è da dire però che tra due stagioni il regolamento potrebbe dare una grossa mano al Napoli, pronto a trovare in questa speciale lista un rinforzo in più: per le NOIF infatti “si intende, a termini di regolamento, che un giocatore si è formato in una squadra quando, tra l’età di 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale ha compiuto 15 anni) e l’età di 21 anni (o la fine della stagione nella quale ha compiuto 21 anni) sia stato tesserato a titolo definitivo per la squadra in questione per un periodo, anche non continuativo, di 36 mesi (o per tre intere stagioni sportive)”.
A conti fatti, Amadou Diawara, fresco 20 enne, dal 2019-2020 si troverebbe nel perfetto status di “scugnizzo acquisito” andandosi ad affiancare a Lorenzo Insigne, con l’auspicio che a lungo andare il vivaio si trasformi in risorsa e non più come fastidioso obbligo da rispettare.