L’arrivo del colosso greco e il Napoli che cambia pelle.
Andiamo ad analizzare come l’approdo di Kostas Manolas incide sulle sorti della squadra azzurra.
Difesa a due e modello europeo – L’ultima edizione della Champions League lo ha dimostrato. Le grandi squadre europee hanno tutte lo stesso modo di attaccare per creare superiorità nella zona nevralgica del campo.
Coraggio e sana incoscienza. Difesa altissima. Terzini che salgono e si mettono sulla linea dei centrocampisti. Squadre corte e pressing alto. Il recupero palla da fare sulla trequarti avversaria. Retroguardia che di conseguenza accetta gli 1 contro 1.
Squadra aggressiva che osa. Il modello Ajax ha insegnato a tutti che bisogna avere coraggio. Anche il Liverpool con Alexander-Arnold e Robertson ha due ali come terzini e accetta gli 1 contro 1 in fase passiva come logica conseguenza di un calcio offensivo e propositivo.
La coppia Koulibaly – Manolas: In questa ottica l’ex difensore della Roma rappresenta il meglio che il Napoli potesse comprare sul mercato. Rispetto ad Albiol, Manolas garantisce meno manovra e regia da dietro. Si avrà, in compenso, una squadra più aggressiva e pronta a rintuzzare gli attacchi con i due colossi.
Dal punto di vista della costruzione come abbiamo detto si perde ovviamente qualcosa ma il Napoli accetta questo rischio volendo aumentare la qualità degli interpreti a centrocampo. Si costruirà il gioco 20 metri più avanti. Le dichiarazioni in conferenza stampa su un centrocampista dai piedi buoni per sostituire Diawara la dicono tutta. “Cerchiamo un nuovo Fabián”, Ancelotti dixit.
Proprio il buon Carletto ha svelato i suoi piani con Manolas: “Ringraziamo Albiol per tutto il lavoro svolto a Napoli. Con Manolas arriva uno dei giocatori migliori sul mercato in quella posizione, è un grande centrale, sarà una coppia formidabile che ci permetterà di essere più aggressivi e offensivi con una linea più alta e tenere anche l’uno contro uno”.
Kostas Manolas ha grandissime doti difensive. Pecca, a volte, nella lettura d’insieme ma è implacabile nell’uno contro uno perchè dotato di grande velocità e capacità di recupero oltre che di una struttura fisica imponente.
Una statistica Opta Paolo la dice lunga:
Dal loro approdo in Italia (2014/15), Koulibaly e Manolas hanno vinto rispettivamente 264 contrasti e 420 duelli aerei: più di qualsiasi altro difensore in Serie A nel periodo.
L’importanza di questo colpo di mercato non è soltanto e puramente tattica. Per la prima volta il Napoli ha dato un segnale di assoluta dominanza sul mercato italiano. Si ha la forza economica di andare dalla Roma a prendere il loro miglior difensore. Difensore che a sua volta fa carte false per venire alla corte di Ancelotti mentre prima l’appeal che la nostra compagine aveva su calciatori delle squadre della stessa penisola era pressochè nullo.
I dati parlano chiaro. Kostas è molto forte sui duelli aerei. Koulibaly implacabile sui contrasti vinti. Una coppia ben assortita in cui KK dovrà svolgere il ruolo di regista e limitare le sortite offensive che spesso e volenteri gli sono costate inutili cartellini gialli.
Manolas consente quindi al Napoli di Ancelotti di cambiare pelle e divenire più europeo. Questa la somma sintesi.
Interrogativo inevaso.
Difesa alta e ruolo del portiere. Una considerazione a latere che si tramuta in un dubbio. Con la difesa alta occorre una interpretazione del ruolo del portiere un po’ più audace.
Ospina o Meret? Ospina da questo punto di vista rappresenta un interprete naturale del ruolo. Una sorta di libero aggiunto che sappia intervenire in caso in cui la difesa venga scavalcata. Per intenderci, una interpretazione alla Franco Mancini, compianto portiere del Foggia di Zeman.
Sará compito di Ancelotti trovare il bandolo della matassa a partire dalla scelta del numero uno in casa azzurra. Il Napoli riparte da una certezza. Il Napoli riparte dal tandem di ferro Manolas – Koulibaly.
Sotto a chi tocca.