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Partenopeismi

Il derby vinto da Montella

Ci sono partite che non si giocano sul campo ma dinnanzi alle telecamere.

Spesso sono anche più importanti, più significative. Una di queste si è disputata al termine del derby della lanterna, vinto dal Genoa con un secco 3 a 0.

Il risultato è in realtà solo un pretesto, come spesso accade nel calcio, per palesare dinnanzi alla telecamere l’incapacità delle società di gestire i sistemi di comunicazione e la pressione delle tifoserie .

In casa doriana, certo, l’aria non era di quelle più leggere: non solo la sconfitta nel derby, ma una stagione deludente e il cambio di allenatore non ha portato le migliorie sperate. Risultati negativi che hanno spinto il DS Osti a una dura presa di posizione nei confronti dello staff tecnico, avallando la contestazione della tifoseria blucerchiata a fine gara. “La contestazione è giustissima – ha commentato a fine gara -. La società chiede scusa ai tifosi per la partita indegna che è stata giocata da parte della Samp. In questo momento bisogna solo chiedere scusa”.

La risposta di Montella è stata come sempre distinta, signorile. Nonostante la cocente delusione, il tecnico campano ha, in primis, riconosciuto i meriti del Genoa per poi rispondere a suo modo al dirigente: “Osti ha parlato di prestazione indegna? A me piacerebbe avere una strategia comunicativa comune dopo le sconfitte pesanti e dopo momenti difficili come questo. Chiedo scusa ai tifosi ma non mi piace fare esternazioni pro-tifosi: non mi vergogno”.

Queste ultime parole hanno un peso specifico notevole. E’ raro nel calcio moderno ascoltare un tecnico che risponde alla propria dirigenza senza perdere la bussola, nonostante i fischi, nonostante la propria insoddisfazione di non aver ottenuto un risultato a cui si è lavorato per un’intera settimana. Montella risponde a voce bassa ma a testa alta, altissima. Sottolinea che il “vergognarsi” non è un termine che si confà a dei professionisti che lavorano seriamente ed è, in assoluto, un termine che non dovrebbe appartenere alle competizioni sportive. Lo sport, già. Ci verrebbe da chiedere, cosa resta di sportivo in un calcio malato di brama di vittorie, ferito dagli scandali e che ha perso completamente il senso della cultura che invece arricchisce le altre discipline. Montella aggiunge: “Bisognerebbe, prima ancora di saper vincere, imparare ad accettare le sconfitte”. Che sia un derby, una finale o un campionato intero. Il tecnico il derby l’ha perso sul campo, ma la sfida più importante l’ha vinta dopo il fischio finale: la partita della sportività.

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Carlo Papa è l'ideatore e il Direttore Responsabile de Il Partenopeo. Docente di diritto e giornalista pubblicista dal 2015
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