Manca ormai meno di un’ora a quella che può essere definita la partita dell’anno, quella che vale una stagione, quella che ne decide due: quella che sta per terminare e quella che verrà.
In ballo c’è una qualificazione diretta al torneo più prestigioso d’Europa, la Champions League.
Ma alle spalle di questo affascinante torneo e dell’inebriante colonna sonora che accompagna ogni sua esibizione agonistica, vi è una montagna di soldi. Sono circa 50 i milioni di euro in ballo. Quelli a cui ambisce il Patron del Napoli Aurelio De Laurentiis dopo due anni di aria fritta, anzi, di bocconi indigesti. Ma anche quelli che gli consentirebbero di pianificare il percorso di crescita della società partenopea avendo qualche certezza in più, e non essere condizionato da una presenza in Champions League che potrebbe diventare certa solo più in là nel tempo.
La Roma di Luciano Spalletti, dopo aver smaltito le scorie della scellerata gestione Garcia, ha ripreso la sua marcia, una cavalcata trionfale, quasi paragonabile a quella della Juventus: dal 17 di gennaio gli undici di Spalletti hanno perso solo sul campo dei bianconeri e pareggiato altre quattro volte. Per il resto solo vittorie.
Una marcia impressionante, supportata anche da un gioco spumeggiante e da una invidiabile condizione atletica, ha portato la Roma un punto sopra il Napoli: Roma 77 punti. Napoli 76.
Il Napoli, dunque, stasera sul campo del Torino si gioca una stagione. Vincere stasera significherebbe tornare a +2 sulla Roma, vorrebbe dire affrontare al San Paolo il Frosinone, già matematicamente in serie B vista la sconfitta odierna casalinga ad opera del Sassuolo di Eusebio Di Francesco. Vorrebbe dire vincere con una certa disinvoltura l’ultima gara di campionato ed ipotecare la qualificazione diretta in Champions. Una chimera assoluta ad inizio stagione.
Ma Maurizio Sarri ieri in conferenza stampa a chi gli aveva fatto notare il Napoli fosse costretto a vincere ha risposto a muso duro: “Il Napoli non è costretto a vincere, la mia squadra ha fatto un campionato ottimo, proveremo a renderlo straordinario”.
Certo, parole finalizzate a smorzare la tensione e non caricare la squadra di eccessiva responsabilità, ma anche parole sentite, rispecchianti una realtà spesso dimenticata: al Napoli nessuno aveva chiesto questo.
Maurizio Sarri è dunque sereno e sorridente. La sua grande chance se l’è giocata alla grande. Comunque vada a finire la stagione ne uscirà da vincente. Il suo Napoli ha stupito tutti, dal principio alla fine.
Chi è più teso, è il numero uno del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Per le casse societarie la gara di stasera vale tanto, tantissimo. E allora non resta che augurarsi il ciuccio prenda per le corna il Toro e lo batta con la stessa grinta che si legge negli occhi del suo agguerrito padrone.