Cosa hanno in comune Reja e Sarri nella loro avventura azzurra? La risposta sta tutta nei debutti in campionato: limitandoci ai due esordi stagionali in massima serie con il tecnico goriziano in panchina, il bilancio tra i due allenatori è perfettamente identico, con una tabella che segna una sconfitta ed un pareggio.
Ma più in generale la trasferta di Pescara di ieri sera ha segnato il quarto pareggio in dodici “prime” volte nella gestione De Laurentiis: un risultato di parità che riporta indietro nel tempo alla prima assoluta del produttore cinematografico in sella al club azzurro, con quel 3-3 contro il Cittadella nella vecchia C1 2004-2005, quando in panchina sedeva l’attuale Commissario Tecnico della Nazionale Giampiero Ventura.
Reja, dopo la sconfitta al rientro in Serie A del Napoli nel 2007-2008 contro il Cagliari, seppe impattare l’anno dopo grazie a capitan Hamsik all’Olimpico di Roma, nella partita che venne ricordata per le polemiche sulla trasferta degli ultras napoletani nella Capitale.
Bisogna tornare indietro al 2010/2011 per scovare l’ultimo “x” degli azzurri: al Franchi di Firenze il Napoli di Mazzarri – reduce dalla qualificazione all’Europa che conta con l’accesso alla fase a gironi di Europa League – passò in vantaggio con un gol fantasma di Cavani in apertura, ma si fece raggiungere da D’Agostino nella ripresa.
Fu il primo dei 33 centri stagionali per il Matador, un ottimo viatico per far dimenticare Quagliarella, passato alla Juventus: corsi e ricorsi storici…
