Mentre nella notte tra venerdì e sabato, l’ologramma di Cavani dominava il proscenio dei sogni dei tifosi, a meno di 24 ore di distanza Arkadiusz Milik scolpisce il suo nome sulla sua prima apparizione al San Paolo.
Troppo presto, troppo facile e pertanto avventato dire che il Napoli ha un nuovo principe del gol. Anche se le premesse sono ottime.
Al netto del fatto che siamo solo nei primi 180′ di campionato e che qualche calciatore può essere ancora non del tutto sereno, causa mercato ancora aperto, queste due prime giornate ci regalano due dati molto semplici, ma altrettanto indicativi. Sei reti fatte, quattro subite.
Sul piano offensivo il Napoli sembra non aver accusato il contraccolpo della cessione di Higuain. Gonzalo o non Gonzalo, i gol arrivano.
E’ la fase difensiva che invece sembra si debba ancora assestare. Tutti sanno della situazione di Koulibaly. Lo stesso Sarri ha definito “cazzate” le convinzioni per cui le voci di mercato non influenzino i calciatori, a campionato in corso. Ciò che però salta all’occhio è che forse si dovrebbe operare sugli esterni bassi. Prestazioni non esaltanti di Ghoulam a Pescara e di Hysaj ieri, dovrebbero indurre ad una riflessione sui ricambi per questi due giocatori. Maggio e Strinic non sembrano dare garanzie in tal senso. A riguardo, in attesa di Giaccherini per il lato destro, l’attacco del Napoli a sinistra è coperto con Insigne e Mertens, dando a Sarri l’opportunità di sopperire ad un calo di forma di uno dei due con l’inserimento dell’altro. Ed è proprio la logica che ha indotto ad acquistare tre alternative importanti a centrocampo (Diawara, Zielinski, Rog). Discorso analogo per la ricerca del difensore centrale. Dopo i presunti sondaggi per Darmian e De Sciglio, forse sarebbe il caso, per questo rush finale di mercato, di affondare il colpo anche su un terzino. Che possa giocare su entrambi i lati, o almeno quello sinistro, dato l’impegno in Coppa d’Africa di Ghoulam.
In ottica mercato, queste due prime giornate sembrano inoltre dare un assaggio di come possa pagare la strategia di puntellare l’organico nel suo complesso, invece che ricercare il bomber dal nome altisonante per infiammare la piazza.
Il nome caldo è Zielinski. A Pescara, è stato protagonista del controverso episodio da rigore, che avrebbe potuto dare i tre punti al Napoli. Ma è col Milan che se n’è potuto iniziare ad apprezzare l’impatto: al di la’ della cavalcata imperiosa che ha propiziato la terza rete, col polacco Sarri può cambiare pelle al suo centrocampo. Quando c’è da ricercare il gol a tutti i costi, l’inserimento di Zielinski in luogo di Allan, può permettere al Napoli di giocare con entrambe le mezzali offensive, aumentando spinta e pericolosità. Varietà tattica che potranno garantire anche Diawara e Rog, in maniera diversa.
In definitiva, Cavani, Icardi e tutti i bomber possibili da 30-60 milioni possono infiammare e accendere l’entusiasmo ma, con l’organico attuale, un paio di difensori e una punta che possa alternarsi con Milik (Gabbiadini o chi per lui) non renderebbero il Napoli protagonista su giornali e social, ma magari più completo e competitivo sul campo.