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ESCLUSIVA – Dalla Spagna: “Come il Napoli può far male al Real. Casimiro l’imprescindibile. Zidane più italiano di Sarri”

È martedí. Sono passati due soli giorni da quando il Real Madrid ha perso la sua imbattibilitá col Siviglia. Gli uomini di Zidane non possono ancora sapere che stanno per perdere anche in casa, col Celta, in Coppa del Re.
E allora Ilpartenopeo.it è volato in Spagna per un’intervista esclusiva con Alain Valnegri, giornalista che cura il commento tecnico delle telecronache di Serie A per Bein, emittente sportiva di Al-Jazeera. Ovvero lo Sky spagnolo. Dove c’è Sky, come in Italia e Inghilterra, non c’è Bein. E viceversa, come in Spagna e Francia.
Abbiamo chiesto al collega spagnolo il punto della situazione su alcuni possibili punti chiave del confronto tra Napoli e Real Madrid.

Prima del match col Siviglia, 40 partite senza sconfitte. Eppure non si parla tanto di Zidane. Quali i suoi meriti nel risollevare il Real e a quale tecnico lo accosteresti?

Zidane ha riportato serenità nell’ambiente e soprattutto nello spogliatoio. In relazione al primo, la sua comunicazione si discosta molto da un atteggiamento conflittuale come quello di Mourinho. Zidane è pacato e disteso, rispetta l’avversario e predica umiltà.
Rispetto allo spogliatoio, complice il suo essere un ex giocatore di prestigio, ha un rapporto meno distaccato coi giocatori, rispetto ad esempio a Benitez. Il Real degli ultime cicli ha raggiunto i massimi traguardi con allenatori dall’approccio paternalistico nello spogliatoio: Ancelotti, Del Bosque e lo stesso Zidane. Tutti tecnici che non si impongono attraverso un atteggiamento duro, ma usando ascolto e comprensione nei confronti dei giocatori.
Per questi motivi e per la versatilità tattica che pian piano sta dimostrando, mi sento di accostarlo a Carletto Ancelotti.

Come si ferma questo Real? Catenaccio e contropiede o possesso e pressing alto?

Una capacitá straordinaria del Real di Zidane è quella di rimanere letale, adattandosi all’avversario. Se ti chiudi, loro hanno mille soluzioni per scardinare il tuo bunker. Se vuoi fare la partita, loro rimangono compatti e ripartono in un lampo. Forse però, pressandoli alti, possono andare in difficoltà con Varane.

Dopo il Kashima nel Mondiale per Club, Zidane ha riproposto il 3-5-2 a Siviglia.
Secondo dati pubblicati da Marca, con questa disposizione, Carvajal e Marcelo limitano molto le proprie sortite offensive. Credi che il tecnico transalpino stia testando un’alternativa per limitare l’impatto di Insigne (o Mertens), Callejon e le relative sovrapposizioni con Ghoulam e Hysaj? È possibile vedere il Real schierato coi 3 dietro contro il Napoli?

Secondo me no. Io credo che volesse sorprendere Sampaoli. Che è un tecnico che impone ritmi forsennati, ma che è imprevedibile su come schiererà la squadra. Penso che Zidane presenterà il Real con il 4-3-3 contro il Napoli.
E in fase passiva, con Lucas (o Bale) che a destra scala a centrocampo per fare il 4-4-2 e a sinistra Kroos che da’ una mano a Marcelo.

Dopo l’errore che è costato la sconfitta a Siviglia, oggi (ieri nda) AS pubblica un sondaggio su Keylor Navas. Secondo l’83%, il rendimento del portiere centramericano è calato rispetto allo scorso anno. Percezione confermata da un dato impietoso: la scorsa stagione Navas prendeva gol ogni 5 tiri, quest’anno ogni 3,3. Secondo “Mundo Deportivo” invece, circolerebbero voci per cui addirittura starebbe pensando di promuovere a titolare Kiko Casilla.
Può essere l’estremo difensore costaricense l’anello debole dell’armata madridista?

Direi di si. Keylor ha subito un intervento per una tendinopatia. Da allora non è stato più lo stesso. Due errori importanti. Da quello a Dortmund in Champions che, alla lunga, è costato il primato nel girone, fino a quello sul tiro di Jovetic che ha riaperto la Liga. In mezzo tanta insicurezza. Come sull’autogol di Ramos a Siviglia. Nell’area piccola è il portiere che deve comandare.
E si sa che quando il numero uno balla, ne risente tutto il pacchetto arretrato. Per cui, la retroguardia blanca potrebbe patire la pressione alta che Sarri impone al Napoli.
Analogamente un tiro da fuori o una palla vagante in area potrebbero essere fonti di pericoli per la porta del Real.
Kiko Casilla invece sembra al momento più solido. È alto, sicuro nelle uscite e trasmette tranquillità alla squadra. Zidane ha dichiarato fiducia a Navas, ma l’opzione Kiko non è da scartare.
Un altro punto debole potrebbe essere Varane, come detto prima. Anche lui come Ramos è insuperabile nel gioco aereo ma non è molto rapido e talvolta mostra dei limiti in fase di impostazione. Se pressato, può andare in difficoltá. Inoltre potrebbe soffrire un attacco rapido e mobile come quello azzurro con Mertens al centro.

Casimiro-Callejon. Due ruoli diversi ma con un aspetto in comune: sono gli equilibratori delle due squadre. Chi è più imprescindibile nello scacchiere tattico di Zidane e Sarri?

Callejon gioca sempre. Ma io dico Casimiro. Il brasiliano è un recuperatore di palloni impressionante.
Oggi, al suo livello, ci sono probabilmente solo Kantè e N’Zonzi. Ma a differenza di questi due, il modo con cui il brasiliano interrompe le trame avversarie è più completo. In tackle, col corpo, di testa, d’anticipo, attraverso la lettura di giocate e movimenti. A Siviglia, solo nel primo tempo, ha recuperato 8 palloni.
Casimiro ha a sinistra Kroos e a destra Modric. Il tedesco gioca tendenzialmente in orizzontale, triangolando per uscire. Il croato invece è più avanzato di Kroos e il suo compito, oltre che lanciare, è quello di triangolare con la catena di destra (Carvajal e Lucas Vasquez o Bale). Il fatto che Modric giochi più avanzato di Kroos, implica che Casimiro ha un’enorme porzione di spazio da gestire e coprire. E lui riesce in questo. Senza queste straordinarie doti di copertura di Casimiro, il Real andrebbe tanto in difficoltá.

Continuiamo il gioco delle (strane) coppie: Bale-Milik. La loro presenza è in bilico al Bernabeu. Quale assenza peserebbe di più?

Io credo perda di più il Real. Col gallese, i blancos hanno una variante tattica importante. Il 4-3-3, in fase passiva, mutua in 4-4-2, facendo scalare Bale a quarto di centrocampo. E questo è possibile solo grazie ai polmoni e alla forza fisica di Bale. E alla velocità, che gli permette, in ripartenza, di tornare in pochissimo tempo, come terzo d’attacco.
Il Napoli invece, dopo ovvie difficoltà iniziali sembra aver trovato la quadra con Mertens al centro dell’attacco. Inoltre, anche con Milik a pieno regime, credo che Ramos e Varane, fortissimi fisicamente e di testa, possano soffrire più la rapidità e la mobilita del belga, che non le qualità del polacco.

Si parla di Real e Napoli a calciomercato in corso e allora non si può non andare con la mente al percorso fatto da Albiol, Callejon e Higuain.
Se ti dico Asenjo, Nacho, Kovacic? Qualcuno di loro può ripercorrere le orme dei tre ex blancos?

Asenjo non si tocca. Più passa e il tempo e più diventa incedibile per il Real. Ronaldo ormai preferisce giocare più vicino alla porta. Asenjo invece ha rapidità, fantasia e resistenza per garantire continuità sull’esterno. A meno di acquisti di grido in quella zona di campo, il futuro di quella fascia al Bernabeu è suo.
Nacho in passato è stato cercato dal Napoli. Ma oggi l’età e gli acciacchi di Pepe, il ricorso alla difesa a 3 e il fatto che il ragazzo riesca anche a giocare come esterno basso, ne fanno un giocatore sempre più utile.
Kovacic…. Zidane gli ha trovato la posizione. Play basso. Col tecnico francese è migliorato molto in fase difensiva, soprattutto nella lettura delle giocate avversarie.
Ma in quel ruolo c’è Casimiro, che è irrinunciabile, come abbiamo detto in precedenza. E allora Mateo potrebbe chiedere di andare in un club che punti forte su di lui.
Tuttavia, penso che i suoi parametri economici siano già fuori portata del Napoli o che, comunque, può interessare a club più competitivi del Napoli.

Chiudiamo ritornando al piano tattico. E ad un curioso incrocio con Storia e tradizione.
Nel gioco di Zidane si avverte forte l’influenza della scuola italiana. Solidità difensiva, ripartenze e versatilità tattica, in funzione dell’avversario. Sarri invece si muove in un solco che parte dalla scuola danubiana, attraversa il calcio olandese degli anni ‘70, fino ad infondersi nel Barcellona di guardioliana memoria. Possesso, pressing alto e controllo del gioco.
Blasone e atteggiamento tattico delle due squadre possono generare un paradosso in questo doppio confronto?

Si, Zidane è molto pragmatico. Ed è alta la probabilità che il Napoli venga al Bernabeu a fare la partita e subire gol in ripartenza. Soprattutto all’andata dove per il Real sará importante non subire gol e per il Napoli farne.
Quindi sí, il rischio per cui il “piccolo” Napoli prenda gol in contropiede a casa del “grande” Real è paradossale, ma decisamente concreto.
Ma anche i galacticos dovranno stare attenti a minimizzare i pochi punti deboli che posso o avere. Perchè con Sarri e i suoi uomini, una piccola distrazione può essere fatale.

 

La próxima semana se publicará el artículo traducido al español.

About author

Fabio Cotone è regista teatrale. Appassionato di scienze umane.
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