L’intoccabilità di Reina per Sarri si poggia su due capisaldi: leadership e gioco coi piedi.
Abbiamo deciso di dedicarvi un miniciclo di due interventi. In questo, ci soffermiamo sul secondo aspetto. Nei prossimi giorni pubblicheremo il nostro punto di vista sull’impatto di Reina nello spogliatoio azzurro.
Se il carisma, non ha necessariamente bisogno di scendere in campo, le doti tecniche, quelle sì. Tuttavia, il piede di Reina non è certamente unico al mondo, come sembrano voler convincerci molti commentatori. Abbiamo effettuato uno screening su circa dieci campionati e i dati rivelano almeno cinque nomi al livello del portiere azzurro, in quanto a palleggio e lancio. Abbiamo escluso profili che, per varie ragioni, non ci sembrano verosimili per il Napoli. Lodygin (Zenit), Burki (Borussia Dortmund) e Rico (Siviglia) militano in compagini a cui è difficile strapparli, se non per cifre importanti. Mentre Pickford (Sunderland), Kepa (Athletic Bilbao) e Lamprou (Willem II) non garantiscono sufficiente esperienza ad alti livelli e/o in campionati competitivi.
Tra i profili individuati, abbiamo aggiunto Neto, che sponsorizzavamo già a dicembre quando ancora non si parlava neanche di un avvicendamento di Reina. Tuttavia, quella era una preferenza soggettiva (quindi opinabile) non basata su dati. Oggi che la pista Neto sembra davvero calda, inseriamo anche lui in questo screening. Pur con le dovute cautele del caso, a causa dello scarsissimo minutaggio del brasiliano in questa stagione.
IN PUNTA DI PIEDI
Ecco quindi il quadro che emerso dalla nostra ricerca.
Come si evince dai dati (relativi alla media a partita), Reina non primeggia in nessuno di questi parametri. In particolare, per il gioco del Napoli, dove si ricorre spesso al portiere per la tessitura delle trame di gioco, è importante il passaggio corto. Reina e Neto offrono la peggior performance, ben staccati dagli altri. E’ indubbiamente Sommer il più preciso. Ottime anche le medie di Rulli ed Onana. Sul lancio lungo (che il Napoli utilizza alle volte per velocizzare le ripartenze), le cose cambiano. Sommer è il più impreciso, mentre spiccano i dati di Neto e Rulli.
Analizzando i numeri in maniera più profonda, occorre fare alcune considerazioni importanti: il dato dei rilancio di Sommer è influenzato dal fatto che il portiere tedesco ne effettua un’enormità in confronto agli altri. Stesso dicasi dei passaggi corti, dove però Sommer, nonostante giochi tanti palloni, rimane comunque precisissimo. Altro dato importante è la lunghezza media dei passaggi. In questo aspetto, Sommer e soprattutto Rulli fanno registrare un risultato di gran lunga maggiore rispetto a Reina. E’ verosimile pensare che, calati nel gioco del Napoli, la lunghezza media dei passaggi dello svizzero e dell’argentino, diminuiscano, aumentando così la loro precisione.
In definitiva, in nessuno di questi casi, l’apporto del portiere alla manovra del Napoli, ne uscirebbe indebolito. Anzi, in alcuni casi (Rulli e Sommer) dovrebbe essere potenziato.
Se da un lato l’abilità di un portiere coi piedi incide sulla costruzione del gioco, nel Napoli è necessario un portiere reattivo coi piedi anche in fase difensiva. La linea alta degli azzurri, infatti, implica che l’estremo difensore si trovi a dover sventare le ripartenze avversarie, con interventi da libero, da difensore.
Abbiamo preferito non riportare le statistiche a riguardo, poichè si tratta di eventi molto rari nell’arco di una stagione ma, a tutta prima, anche sotto questo aspetto, queste cinque alternative garantirebbero performance simili o superiori a Reina. Quelli che creano meno pericoli per la propria squadra, nel gioco coi piedi, sono Rulli e Sommer. Mentre quello che risolve più situazioni pericolose attraverso un tackle, una spazzata o un intercetto è Onana.
GIOCO DI MANI, GIOCO DI PORTIERI
Abbiamo tralasciato anche le statistiche relative alle parate in se’. Riteniamo inattendibili dati relativi ai tiri, ai gol concessi ecc, laddove le uniche statistiche rilevanti sarebbero quelle che indicano la pericolosità di ciascun tiro subito. E non ci risulta che questi dati siano disponibili.
Quindi, sui fondamentali più marcatamente del portiere, ci limitiamo a fornire un quadro generale, cercando di segnalare pregi e difetti di ciascuno, secondo whoscored, che incrocia vari parametri.
Ciò che è certo, almeno nella nostra percezione, è la discontinuità di Reina in questa stagione. Dove ha alternato parate decisive a diversi passaggi a vuoto. E in più di ogni altro ruolo, in quello del portiere è necessaria la costanza, che trasmette sicurezza a tutta la squadra. Soprattutto per una squadra come il Napoli, che subisce pochissimi tiri.
Neto
- Pregi: Ottimi riflessi e capacità di parare tiri ravvicinati
- Difetti: Nessuno macroscopico
L’età è quella della piena maturità. Come portiere è affidabile, per quanto non particolarmente appariscente. Quest’anno ha commesso qualche errore, ma bisogna considerare che non è affatto facile passare dall’orbita della Nazionale al giocare pochissime partite all’anno, consapevole del mostro invalicabile che si ha davanti (chiedere a Gabbiadini). A questo, si aggiunga l’essere al corrente che la squadra che ti aveva comprato per darti la titolarità nel giro di qualche anno, ha deciso di cercare un altro erede di Buffon. Due anni quindi, di scarsa serenità. Nonostante ciò, Neto ha fatto bene quando è stato chiamato in causa, pur con qualche sbavatura, attribuibile alla sua situazione. Per contro, se da un lato, il miglior portiere al mondo può abbattere il tuo morale, dall’altro sicuramente è una scuola ineguagliabile, attraverso osservazione e consigli ricevuti. Infine, seppur in maniera molto marginale, ha vinto titoli e ha vissuto uno spogliatoio vincente. Cosa in cui il Napoli è storicamente molto deficitario.
Rulli
- Pregi: Ottimi riflessi e capacità di parare tiri dalla distanza
- Difetti: Nessuno macroscopico
Nella qualificazione in Europa League della Real Sociedad c’è molto di Geronimo Rulli. L’anno scorso, il City aveva deciso di investirvi e lasciarlo in prestito in Spagna. A gennaio, tuttavia, Guardiola decide di lasciarlo andare, per puntare sull’esperienza di Bravo e Caballero e perchè, con tutta probabilità, il tecnico iberico aveva già messo gli occhi su Ederson, per cui ha sborsato ben quaranta milioni, pochi giorni fa.
Sebbene non abbia ancora esordito, Rulli è nel giro della Nazionale ed è stato convocato alla prima di Sampaoli contro il Brasile. Per ora, il tecnico gli preferisce il più esperto Romero, ma non è da escludere una sovversione delle gerarchie, laddove Rulli dovesse affermarsi in Europa e/o in una compagine di maggior lignaggio.
Come portiere è estremamente appariscente. Forse troppo. I suoi interventi spettacolari però, a volte tradiscono la difficoltà a bloccare il pallone. E’ coraggioso e spessissimo si fionda sull’avversario nelle uscite basse. Temperamento molto caldo che, unito al suo stile tra i pali (e fuori) ha tutti i crismi per infiammare il San Paolo.
Baumann
- Pregi: Ottimi riflessi e capacità di parare tiri ravvicinati
- Difetti: Nessuno macroscopico
E’ cresciuto molto negli ultimi anni. Importante è stato il suo contributo nel rendere la difesa dell’Hoffenheim la seconda in Bundesliga (dietro solo alla corazzata Bayern) e nello storico traguardo dei preliminari di Champions (i tedeschi sono possibili avversari del Napoli).
Sicuro e solido tra i pali, ha avuto qualche passaggio a vuoto nelle sue sortite fuori area. Nutriamo qualche perplessità sulla lingua.
Il Napoli non ha in organico nessuno che parli il tedesco. E’ risaputo che, per svariati motivi, è fondamentale la capacità di comunicare per un portiere. Questo potrebbe far pagare dazio a Baumann nei primi tempi. E un Napoli a cui si richiede più costanza sin da subito, forse non se può concedere tempo.
Onana
- Pregi: Eccezionale capacità di parare tiri ravvicinati, ottimi riflessi e abilità sui rigori
- Difetti: Bloccare la palla sui cross
Tra la new wave di talenti scuola Ajax c’è anche lui. Il Napoli ha già attinto con Milik. Il giovane camerunense (21 anni) proviene dalla scuola di Samuel Eto’o che, a 14 anni lo porta alla cantera del Barcellona, dove rimane per cinque anni, prima del passaggio all’Ajax. L’adolescenza in catalogna gli ha fornito l’imprinting del portiere palleggiatore che cerca il Napoli.
Molto giovane eppur già con esperienza ad alti livelli. La stagione appena conclusa lo ha visto ad un passo dalla vittoria in Eredivisie e dell’Europa League.
Tra i pali è estremamente reattivo, se non addirittura snodabile. Come Reina abbandona spesso la sua postazione per offrire appoggio in palleggio ai compagni e per uscite sulle ripartenze avversarie, nelle quali solitamente rimane in piedi. Nonostante sia molto giovane, è in orbita Nazionale e dimostra già grosso carisma nella guida della linea difensiva e nel rimproverare ed incitare compagni più esperti di lui.
Con Reina condivide anche qualche lacuna nel gioco aereo. Ma, a differenza dello spagnolo, l’età e gli ampi margini di miglioramento sono decisamente dalla sua.
Sommer
- Pregi: Ottimi riflessi e capacità di rimanere concentrato per tutta la gara
- Difetti: Nessuno macroscopico
Titolare della Nazionale svizzera, ha una buona esperienza internazionale a discreti livelli, maturata col Basilea prima e col M’Gladbach da tre anni. Il suo metro e ottantatre’ lo hanno indotto ad allenarsi tantissimo nelle uscite alte. Questa sua tenacia lo rende oggi un portiere molto affidabile e freddo. Concede poco allo spettacolo, ma trasmette sicurezza a tutto il pacchetto arretrato, con un grande senso della posizione. Del lotto di portiere analizzati, è quello che probabilmente non toglierà la palla dall’incrocio, ma che difficilmente commetterà errori macroscopici.
COME TE, C’E’ QUALCUNO
Nessuno di questi cinque sembra essere il nuovo Neuer, Buffon, Courtois o De Gea. Una piccola deroga solo per i 21 anni di Onana che però, onestamente, non sembra avere le stimmate del campione assoluto.
In tutti i casi, si tratta di portieri che, con i piedi, non pagano dazio rispetto a Reina. Molto diversi tra loro, probabilmente garantiscono maggiore affidabilità tra i pali, rispetto al collega spagnolo. E, nel peggiore dei casi, circa sette anni in meno. Tutti possono quindi difendere la porta del Napoli per almeno cinque anni. Cosa che non si può ragionevolmente chiedere a Reina. A cui però si può, altrettanto ragionevolmente, chiedere un anno da “riserva tutor” per il nuovo arrivato. In tal senso, sarebbe preziosissimo.
Ma questo è parte di un’altra storia che racconteremo nei prossimi giorni sul capitolo portiere.
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