L’urna sempre poco favorevole di Nyon ha assegnato agli uomini di Sarri un avversario ostico. Apparentemente il peggiore sulla carta.
PARTE PRIMA: CONOSCI IL TUO AVVERSARIO.
Il Nizza è una squadra veloce, giovane, ben allenata e con due, tre individualitá di assoluto valore.
Lucien Favre. Il tecnico svizzero che é stato ad un passo dal Borussia Dortmund questa estate ha creato una squadra camaleontica che predilige il possesso palla ragionato ed ha il suo punto di forza nel recupero della sfera grazie al pressing alto di uno dei centrocampisti centrali accompagnato sempre dal lavoro del mediano avanzato.
Undici titolare schierato contro l’Ajax (4-2-3-1)
Davanti alla rivelazione della scorsa Ligue One Yoan Cardinale, il Nizza si schiera con una linea a 4 con Souquet, Dante, La Marchand e Sarr. Quest’ultimo, classe ’99 nato a Nizza, avrá l’arduo compito di sostituire uno straordinario Dalbert acquistato dal buon Sabatini all’Inter. Il talentino di casa é considerato da molti addetti ai lavori il nuovo Maldini per la sua capacitá di giocare da difensore centrale e terzino sinistro con la medesima disinvoltura. Paragone da prendere con le molle che lascia peró intendere un brillante futuro per il francesino.
Centrocampo a due con Seri e Koziello. Di Seri parleremo dopo, Koziello ha piedi raffinati e acume tattico dei centrocampisti di razza. Classe ’95, forma con il suo collega ivoriano una coppia ben assortita e dal futuro assicurato. Gravissima l’assenza di Wylan Cyprien. La “Pepita nizzarda“, il “nuovo Kanté“, ha subito un grave infortunio la scorsa stagione e non sará disponibile per il doppio match con gli azzurri.
Batteria di trequartisti con Lees Melou, Srarfi, Eysseric (ad un passo dalla Fiorentina). Manca Belhanda (Galatasaray) rispetto all’anno scorso e questo é un bene per il Napoli perché il marocchino quando é in giornata fa davvero tanto male.
Acquisti dell’ultima ora: Wesley Sneijder e Allan Saint-Maximin.
Sneijder rappresenta un’arma importante per Lucien Favre. Il centrocampista olandese ha già dato il meglio di sé ma la sua tecnica unita alla capacità di battere i calci piazzati potrebbe essere un elemento da considerare in questa doppia sfida.
Sneijder che presumibilmente non farà parte dell’undici titolare al S.Paolo, potrebbe essere schierato come vertice avanzato di centrocampo, subito a ridosso della punta. Sarebbe questa una interpretazione molto offensiva del 4-2-3-1 che creerebbe non pochi problemi di equilibrio al tecnico svizzero.
Allan Saint-Maximin puó svariare su tutto il fronte d’attacco e dare un’alternativa importante a Favre. L’ala classe ’97 arriva dal Monaco nell’ultima stagione ed ha messo a segno 3 gol in Ligue 1 con la maglia del Bastia. Spesso e volentieri troppo innamorato della palla, Saint -Maximin é dotato di spunto e grande tecnica individuale. Nello scacchiere tattico di Lucien Favre sará il sostituto di Eysseric. Pur partendo dalla medesima posizione, i due calciatori hanno caratteristiche ben distinte. Il partente Eysseric ha piú l’anima da trequartista e da uomo assist ed ama accentrarsi per partecipare di piú alla manovra offensiva. Il subentrante Saint – Maximin é la tipica ala che predilige puntare il terzino avversario e crossare dal fondo. Meno palleggio, piú velocitá.
Centravanti: Plea (Balotelli). Mario Balotelli ha subito un infortunio muscolare che gli ha fatto saltare la gara di ritorno con l’Ajax ed é in dubbio per la gara d’andata al S. Paolo del 16 Agosto.
L’interpretazione del ruolo é diversa. Plea é una punta mobile che ama svariare su tutto il fronte dell’attacco e potrebbe creare problemi perché non dá punti di riferimento. Balotelli ha maggiore capacitá realizzativa ma funge da classico 9.
La squadra di Favre in fase di non possesso si schiera con un 4-4-1-1 in cui il vertice alto del centrocampo (Srarfi) si dedica alla fase di pressione sul mediano avversario. Non difficile da prevedere quindi una marcatura studiata per Jorginho, fonte principale del gioco partenopeo.
PARTE SECONDA: I CINQUE ELEMENTI CHIAVE NELLA DOPPIA SFIDA TRA NAPOLI E NIZZA.
- Calcio d’agosto non ti conosco. Condizione fisica. Elemento chiave per eccellenza. La squadra francese sará giocoforza piú brillante dal punto di vista fisico. Avrá nella gambe 4 gare ufficiali prima di affrontare il Napoli (2 in campionato, 2 con l’Ajax).
La squadra francese é apparsa in splendida forma nella sfida contro gli olandesi. In occasione del gol del 2 a 2 siglato da Marcel che ha decretato il passaggio del turno, gli uomini di Favre hanno attaccato l’aria al 79’ in 6.
Solitamente il terzino destro Souquet (numero 2 in questa immagine) accompagna l’azione molto piú di Malang Sarr che nasce difensore centrale.
Il Napoli dovrá essere bravo a far girare palla per far correre a vuoto e sfiancare la compagine francese e soprattutto dovrá cercare di reggere i cambi di ritmo che saranno imposti dagli uomini di Favre. Una squadra corta potrebbe soffrire meno la differente condizione fisica. Qualora si allungassero i reparti, si crerebbero situazioni scomode per uomini come Jorginho che soffrono quando c’è da percorrere molti metri in ripiegamento.
- Jean Michaël Seri. Pericolo numero uno per la compagine partenopea. Il centrocampista della Costa D’Avorio cercato da mezza Europa é capace di agire come regista basso davanti alla difesa ma al tempo stesso é abile a spaccare la difesa in due con veri e propri break (quasi sempre sul lato sinistro dello schieramento avversario). Destro, ottimo verticalizzatore ma al tempo stesso ragioniere e metronomo (quarto tra tutti i giocatori della Ligue 1 per passaggi riusciti con accuratezza del 90%), agisce da box to box ma potrebbe trovare la definitiva consacrazione in un centrocampo a tre come vertice basso. Seri spesso e volentieri non mantiene la posizione e lascia senza schermo protettivo la difesa. Quando imparerá a gestire meglio le sue sortite offensive e ad essere piú efficace in fase passiva sará un giocatore di livello mondiale perché ha tecnica, corsa, resistenza e infinita personalitá.
Seri dribbla il terzino avversario e appoggia comodamente a Balotelli per l’1 a 0 iniziale.
Assist vincente di tacco dopo l’ennesimo inserimento nella retroguardia dei lancieri.
Il Napoli ha nell’asse di sinistra (Ghoulam, Hamsik) il suo punto debole in fase passiva. Bisognerá quindi prestare molta attenzione alle sortite del centrocampista ivoriano e approfittare degli spazi che inevitabilmente lascerá sguarniti.
- Marek Hamsik. Come sempre ago della bilancia. “Di lui non farei a meno anche quando sono a cena con mia moglie” disse Sarri in una conferenza stampa. Scherzava ma non troppo. Unico giocatore di movimento a essere stato sempre impiegato l’anno scorso in tutta la Serie A. Il Napoli dovrá sfruttare la superioritá numerica a centrocampo per imbeccare lo slovacco che é molto abile ad accompagnare l’azione sull’out di sinistra facendo sbilanciare cosi l’intero asse del gioco sul quel lato per poi capovolgere l’azione su Jose Callejon che potrebbe sorprendere il promettentissimo ma ancora acerbo Sarr.
Lancio di Marek per Callejon, sponda dello spagnolo e inserimento di Zielinski. Napoli 1 Inter 0
- La difesa centrale del Nizza é lenta. Dante ha esperienza ma non il passo per reggere il folletto belga. Le Marchand non é un fulmine di guerra. Dries avrá l’ordine da Sarri di staccarsi dalla linea per raccogliere palla evitando cosi di giocare spalle alla porta.
Obiettivo principale: far scoprire la retroguardia francese per poi premiare gli inserimenti di Callejon e Insigne o tentare il tiro dalla distanza.
- Filosofia di gioco. La squadra di Favre é temibile ma dal punto di vista tattico é lo sparring partner ideale per il Napoli. Gioca e fa giocare. Non é sparagnina e non ha l’attitudine a chiudersi a riccio in difesa. Ha i mezzi per far male ma spesso dá la sensazione di essere un po’ troppo scriteriata. Sará partita aperta e la superiore cifra tecnica della squadra di Sarri potrebbe venir fuori. I partenopei presumibilmente avranno il pallino del gioco e dovranno stare molto attenti a non esporsi al pressing alto della squadra di Favre capace di colpire con semplici ma efficaci verticalizzazioni.
Che la sfida abbia inizio.