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Centrocampo azzurro: navigare informati!

14 Giugno 2018. Impazza in cittá il toto centrocampista. Una marea di nomi. Ogni giorno il tifoso del Napoli si sveglia e legge nomi nuovi, alcuni anche difficili da pronunciare.

Ogni giorno il tifoso del Napoli sa che deve sostituire Jorginho ma non sa come.

Ogni giorno il Napoli vende Jorginho e non sa come sostituirlo.

Un cortocircuito mediatico. Impazzano connessioni e visualizzazioni su Youtube alla scoperta di questo o quel giocatore.

Noi siamo buoni e abbiamo deciso di facilitarvi il compito. Ecco a voi un vadevecum su quelli che sono i principali centrocampisti accostati al Napoli. Principali abbiamo detto, altrimenti un solo articolo non sarebbe bastato. Analizzeremo pro e contro di queste eventuali scelte. Fermo restando che siccome non siamo esperti di calciomercato, il Napoli potrebbe sorprendere tutti andando a chiudere per un centrocampista mai menzionato.

Leandro Paredes – Centrocampista in forza allo Zenit, classe’94. Ottima fisicitá, buon piede e tiro dalla distanza. Rispetto a Jorginho predilige di piú il lancio in verticale mentre ha meno palleggio del centrocampista azzurro. Capacitá di movimento laterale pressoché uguale. Costo del cartellino: 25/30 milioni. Esperienza giá importante nel campionato italiano.

Dubbi: Paredes, come Jorginho, non sembrerebbe adattissimo a ricoprire eventualmente il ruolo di mediano in un futuribile 4-2-3-1.

Stanislav Lobotka. Gioellino slovacco del Celta, classe ’94. Sponsorizzato da capitan Hamsik e da un’intera nazione che sogna di avere in casa il nuovo Modric. Lobotka é dotato di grande mobilitá e capacitá di fraseggiare con i compagni. Gioca lungo e corto con dimestichezza. Costo dell’operazione: 30/35 milioni. Potrebbe adattarsi anche a giocare in un centrocampo a due.

Dubbi: Si ha la sensazione che Ancelotti stia cercando maggiore fisicitá nella zona nevralgica del campo. Ecco, il buon Stanislav non brilla di certo per la sua stazza fisica.

Sebastian Rudy: usato garantito. Rudy é un centrocampista centrale di grande ordine e disciplina. Non piú giovanissimo, classe ’90, fará comunque parte della fortissima spedizione tedesca in Russia. Ha testa e passo del classico metodista. Non eccelle ma garantisce una gestione accurata della palla ed una copertura geometrica degli spazi. Puó giocare indifferentemente in un centrocampo a 2 o a 3 pedine. Costo moderato (20 milioni), ottima fisicitá ed esperienza internazionale. Il nostro mister l’ha allenato al Bayern e ne conosce, quindi, pregi e difetti.

Dubbi: una squadra che avrá presumibilmente il 65/70% di possesso palla in Serie A potrebbe avrebbe bisogno di un centrocampista con maggiori qualitá tecniche.

Jean Michaël Seri: di lui abbiamo giá parlato quando analizzammo la sfida Champions tra Napoli e Nizza. Il centrocampista della Costa D’Avorio, classe ’91, é capace di agire come regista basso davanti alla difesa ma al tempo stesso é abile a spaccare la difesa in due con veri e propri break. Destro, ottimo verticalizzatore ma al tempo stesso ragioniere e metronomo, agisce spesso da box to box ma potrebbe trovare la definitiva consacrazione in un centrocampo a tre come vertice basso.

Dubbi: Seri spesso e volentieri non mantiene la posizione e lascia senza schermo protettivo la difesa. Quando imparerá a gestire meglio le sue sortite offensive e ad essere piú efficace in fase passiva sará un giocatore di livello mondiale perché ha tecnica, corsa, resistenza e infinita personalitá. Per quanto riguarda la fisicitá vale lo stesso discorso fatto per Lobotka.

Capitolo a parte merita Fabián Ruiz. Il centrocampista del Betis (classe ’96) é presumibilmente piú un vice Hamsik che un mediano. Non ha ancora una collocazione tattica precisa ed é spesso stato impiegato come vertice basso in un centrocampo a 2. Stiamo parlando di un calciatore che ha tutte le carte in regola per essere protagonista tra un paio di anni in una grandissima compagine europea. Classe, fisicitá, discreto passo, sinistro vellutato, capacitá di creare superioritá numerica e visione di gioco. La clausola di 30 milioni rappresenta un ostacolo non insormontabile. Se é valido il tipico motto di Ancelotti: “Datemi gli uomini di qualitá. Poi sta a me farli giocare assieme” allora Fabian Ruiz é il calciatore ideale per il tecnico azzurro.

Dubbi: collocazione tattica. I rigidi dogmi della tattica e i tanti club europei che lo seguono ci impongono di tenere a freno i nostri entusiasmi.

Ed ora tutti su Youtube. Ma, si spera, con le idee un po’ piú chiare.

 

 

 

 

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Emigrante d’Irlanda con Napoli nel cuore. Scrittore cronico. Amante di cinema e letteratura.
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