Cosa deve avere di diverso questo giornale sul Napoli rispetto a tanti altri?
Questa è la domanda che ci ha fatto muovere i primi passi e ci ha spinto a sostenere un’idea, un progetto che avevamo nella mente e grazie alla forza di un piccolo gruppo redazionale si è riusciti a portare avanti, non senza difficoltà.
“È la domanda il nostro chiodo fisso, Neo. È la domanda che ti ha spinto fin qui. E tu la conosci, come la conoscevo io.”
Già, la domanda. Per noi quella domanda è essenziale, è la ragion d’essere stessa del nostro percorso, del perché siamo qui.
Nel film Matrix, Trinity spiega al protagonista Neo perché si è ritrovato d’improvviso a cambiare vita, conducendolo a fare delle scelte che lo porteranno a conoscere la verità, rompendo le pareti di finzioni che la quotidianità ci impone.
Ecco, ogni volta che abbiamo pubblicato un articolo, ogni qual volta un redattore mi ha chiesto pareri su un argomento, la prima cosa che ho fatto in questi anni in qualità di direttore è stata: questo articolo si pone LA domanda?
E spesso, molto spesso, la risposta è stata affermativa, merito soprattutto di un team redazionale che merita tanti elogi per la dedizione e la passione con le quali fa nascere gli spunti che poi si tramutano in articoli.
Sì, c’è qualcosa di diverso in quello che vi abbiamo proposto in quasi tre anni di lavoro. Diverso nei concetti, nel modo di scriverlo e di proporlo. Quello che trovate scritto qui, sul Napoli, difficilmente lo troverete da altre parti. Perché è il frutto di tante domande, di tanti confronti, scontri di idee, sintesi continue di pensieri diversi.
Questo è il nostro sentiero: noi non abbiamo padroni a cui obbedire, non facciamo parte del sistema giornalistico locale a cui uniformarci, non abbiamo bisogno di un alcun click per sopravvivere. E tutto ciò ci fa essere realmente indipendenti.
Il nuovo sito nasce dall’esigenza di mostrarci ancora più diretti, nudi, essenziali agli occhi dei nostri lettori. Mostrarci per quel che siamo, senza tanti fronzoli e contorni che non ci appartengono.
Non abbiamo la speranza, ma siamo sicuri che questo cambiamento grafico ci darà una veste ancora più adatta al nostro stile di scrittura e di idee. Meno news, meno agglomerato di link e più stile, più immagini, più essenza.
D’altra parte, è per questo che siamo nati. Non per darvi l’ultima notizia, ma per darvi un’altra prospettiva. Diversa, innovativa, non uniformata. In modo da poter alzare lo sguardo e vedere sempre il nostro faro che ci guida, spesso durante notti buie: la domanda, il punto interrogativo che ci agita, ci fa dubitare di noi stessi, ma poi ci fa ritornare sulla strada, forti e consapevoli delle risposte che solo una mente dubitativa e fremente può conoscere.
Consentitemi infine di ringraziare chi ha reso possibile tecnicamente questo lavoro di rinnovamento grafico e che ci supporta dal punto di vista tecnico ogni giorno: Paolo Papa e Giovanni Rodà.