Sarà tutta colpa della brutta figura di Sassuolo, fatto sta che, più di qualcuno, individua nella gara di ritorno in terra austriaca una complicata palude da guadare.
Il fastidio più sensibile è senz’altro dato dalla defezione della coppia difensiva “titolare”, oltre a qualche calo di tensione palesato contro la compagine mitteleuropea. Constatazioni legittime, ma che non dovrebbero creare patemi esagerati tra le fila dei tifosi, per una serie di motivi tanto semplici quanto sottovalutati.
- Vietato temere il 3-0
Una partita casalinga terminata con tre reti di vantaggio, per giunta senza subirne, non può e non deve creare eccessive tensioni in vista del ritorno in terra asburgica. Agli azzurri basterà indovinare il giusto approccio alla gara e lo scorrere dei minuti potrà solo risultare un fedele alleato per il passaggio del turno. Dopo un risultato così secco nei primi novanta minuti, non è proprio il caso di inquietarsi per una trasferta tutto sommato ampiamente alla portata dell’undici partenopeo.
- Reclute ma non troppo
Con molta probabilità, il duo difensivo in carica nel match del 14 marzo sarà composto da Chiriches e Luperto; con il primo reduce da un brutto infortunio e il secondo poco utilizzato durante la stagione, è lecito avere dubbi sul loro effettivo rendimento. Non bisogna però dimenticare che Vlad è comunque un nazionale, con un passato di tutto rispetto al Tottenham e che può sicuramente compensare le carenze di forma con una discreta dose d’esperienza; per quanto concerne Luperto, è innegabile che sia sparito un po’ dai radar di Ancelotti, ma nelle seppur poche presenze in campionato ha dimostrato di poter essere quantomeno idoneo a incontri di questo tipo. Quale miglior occasione per affermarsi, se non una gara “protetta” da un roboante risultato d’andata?
- One way or highway
Nella prossima gara europea ci sarà poco da “studiare”: vuoi per le assenze obbligate, vuoi per il campionato monotematico che non lascia spazio ad altri obiettivi nazionali, mister Ancelotti potrà sciorinare gli elementi più validi per ipotecare il passaggio ai quarti nella maniera più agevole possibile; come già detto, la perentorietà del risultato d’andata permette anche una prestazione votata alla gestione e non vincolata dai ritmi alti, condizione ideale per il team azzurro, che ha già patito diversi infortuni.
L’unico errore che si dovrà assolutamente evitare è la storica sottovalutazione dell’avversario in cui il Napoli spesso incappa in occasioni del genere, comportamento inadeguato per una squadra che vuole diventare grande ma, questo, è un problema noto che Ancelotti sta lentamente cercando di estirpare.
La verità sull’effettivo potenziale del Napoli passa anche per gare come questa, dove l’unico avversario da temere è costituito solo dalla propria insicurezza. Per il resto, non risulta folle dire che in questo turno il più è ormai superato.