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Elmas e la rivoluzione ancelottiana

Carlo Ancelotti nella sua prima conferenza stampa a Dimaro rispose chiaramente a chi gli chiedesse del sostituto di Diawara: “Un nuovo centrocampista? Abbiamo perso Diawara, stiamo valutando Rog. L’idea è quella di trovare un nuovo centrocampista, un altro profilo alla Fabián, cerchiamo un centrocampista moderno che sappia ricoprire tutte le posizioni del campo”.

Come mai il Napoli ha puntato su Eljif Elmas e non ha cercato un incontrista che desse fiato ad Allan?

Interpretazione del ruolo universale

Ancelotti ha un suo prototipo ideale di centrocampista ed ha chiesto espressamente alla società di fare uno sforzo per assicurarsi le prestazioni del talentuoso macedone. Il tecnico emiliano vuole un centrocampista che sappia fare tutte le fasi del gioco. Nel suo Napoli fluido, nel suo caos organizzato, il centrocampista centrale deve saper fare filtro e allo stesso tempo ricevere palla dietro la linea della trequarti avversaria. Deve saper cucire le trame del gioco e allo stesso tempo saper rintuzzare le folate avversarie.  Nella rosa azzurra ci sono ben tre centrocampisti che possono ricoprire svariati ruoli: Fabian Ruiz, Piotr Zielinki ed Elmas. Centrocampisti che possono fungere da mezzala, giocare sulla trequarti, scambiarsi di posto, rifinire e arrivare alla conclusione. Il tutto senza dare punti di riferimento agli avversari.

La rivoluzione ancelottiana prosegue, insomma

Si parte dal 4-4-1-1 in fase difensiva. Con Manolas in luogo di Albiol, la difesa può essere più aggressiva alzandosi e accettando gli 1vs 1, i terzini si pongono praticamente sulla linea di centrocampo, Callejon e Insigne devono accentrarsi per dare spazio ai terzini e fare densità nella zona nevralgica del gioco e giocare tra le linee. Il trequartista (che ancora manca) nel 4-2-3-1 va a formare con lo spagnolo e il capitano azzurro una linea di ricezione alle spalle del centrocampo avversario. Lorenzo parte dalla sinistra ed ha licenza di accentrarsi per duettare, arrivare alla conclusione o innescare il classico taglio di Callejon.

In questo progetto tattico sarebbe davvero sensato l’acquisto di James Rodriguez, uno dei migliori interpreti nella zona della trequarti.

Il mantra di Carletto – Qualità tra le linee

Sembra, quindi, che per la nuova stagione la soluzione trovata da Ancelotti per aumentare l’efficacia della propria fase offensiva sia quella di ricercare con insistenza il gioco alle spalle del centrocampo avversario occupando al contempo, funzionalmente, l’ampiezza. Qualità tra le line da ricercare anche sul mercato, dicevamo.

Cosa ne sarà di Allan?

Nessuna paura. Allan avrà spazio quando ci saranno situazioni tattiche da gestire, trequartisti da inseguire, pressing asfissianti da porre in essere.

Dimensione europea

Carletto, in sintesi,  preferisce accettare qualche rischio in più ma non vuole perdere un uomo nella costruzione della manovra. Tutti devono essere utili nelle due fasi. Fluidità di manovra e imprevedibilità nell’interpretazione dei ruoli. Un calcio al passato e ai dogmi sarriani con un’unica grande incognita. Saprà il Napoli trovare gli equilibri giusti? Questa la scommessa da vincere per il pluridecorato tecnico azzurro. Una scommessa che dipende inevitabilmente dalla voglia dei centrocampisti azzurri di sacrificarsi nella fase passiva. Che caos organizzato sia.

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Emigrante d’Irlanda con Napoli nel cuore. Scrittore cronico. Amante di cinema e letteratura.
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