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Campo

Liberate Meret

Statuario ma bizantino.

Ma anche moggio e avulso.

Questo è Alex Meret in ritiro a Dimaro.

Certo, qualcuno dirà che è carattere, che è tipico per un friulano come lui: poche chiacchiere e tanta sostanza.

Vero. Ma in questo caso c’è tanto altro.

Mettetevi nei suoi panni: arrivate a Napoli a 21 anni con gli occhi addosso di tanti addetti ai lavori che lo identificano come il più promettente dei giovani portieri italiani.

Si infortuna subito e, anche dopo aver recuperato, non gli si darà mai l’investitura ufficiale.

Non gliela darà nessuno dei mister che lo ha allenato.

Ospina, acquistato in tempi record dal Napoli per mettere una pezza all’inaspettato infortunio dello spilungone friulano, godrà della stima di tutti gli allenatori azzurri.

Non si tratta di una storia passata. E’ attualità.

Inizia la stagione 2022-2023 e il Napoli, senza veli, dichiara apertamente, anche attraverso le parole del suo mister, che la priorità è confermare un Ospina che preferisce non rinnovare.

Voi, nei panni di Meret, cosa avreste pensato?

Adesso il titolare è lui, almeno sulla carta. Almeno volendo dar credito alle parole della società che ha definito la sua conferma una formalità.

La teoria sembra questa ma corrisponde al vero? Perchè se il Napoli ha deciso di puntare forte su Meret ha cercato (e sperato) rimanesse Ospina?

Perchè il tanto chiacchierato rinnovo (Meret ha un contratto un scadenza a giugno del 2023) è stato definito una formalità ma non è stato ancora ufficializzato?

Il Napoli dice che punta su di lui.

Bisogna crederci? Voi ci credereste anche a seguito della dichiarata incedibilità di Koulibaly smentita poi dai fatti appena 24 ore dopo?

La situazione è strana, al limite della surrealtà.

Abbiamo un portiere titolare che sembra avere una investitura virtuale, aleatoria, temporanea e di facciata.

In attesa di cosa non si sa.

Bisogna liberare questo ragazzo. Liberarlo contrattualmente se non ci si fida pienamente di lui. Bisogna liberarlo dai mostri che lo assillano da tempo se davvero si è deciso di affidargli il futuro della porta del Napoli.

Alex nel frattempo tiene botta ma soffre. Ma immaginava altro.

Come noi, del resto.

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
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