A Roberto Stanzione, addetto stampa del gruppo, chiediamo:
Nome particolarissimo, originale e pieno di senso. Vuoi spiegare ai nostri lettori cosa significa?
Si, nome davvero bello perché personifica la passione attraverso espressioni dialettali che ci rappresentano e inorgogliscono.
UANM è un acronimo che sta a significare Unione Azzurra Nel Mondo.
E’ un gruppo che unisce vari Club Napoli, sia in Italia che nel mondo.
Quale è lo scopo di questo gruppo?
Al momento siamo solo un gruppo, folto, fatto di persone perbene, animato da una passione smisurata nei confronti della nostra squadra del cuore.
Lo scopo è diventare una vera e propria associazione, senza alcuno scopo di lucro.
L’obiettivo è innanzitutto riabbracciare e riunire virtualmente tutti i Club Napoli sparsi nel mondo che rappresentano il cuore pulsante del tifo partenopeo.
Abbiamo poi un intento ambizioso, quello di diventare un gruppo forte anche agli occhi della S.S.C. Napoli.
Ci piacerebbe essere attenzionati e poter dare delle risposte ai nostri associati in merito alle problematiche in cui si imbattono i Club Napoli durante tutta la stagione sportiva.
Mi riferisco, ad esempio, a problematiche legate alla biglietteria, quindi all’acquisizione dei tagliandi da ogni parte del mondo, sia per le competizioni europee che per quelle sul territorio nazionale.
Oppure anche spingerci fino a toccare il tasto del merchandising, magari creando una sinergia con il Club.
Insomma, qualsiasi cosa che possa rendere più proficuo il rapporto tra tifoseria e club.
Temete una chiusura in tal senso?
Noi in questo momento avvertiamo un vuoto. Percepiamo la mancanza di una figura che possa fare da tramite tra la S.S.C. Napoli e noi tifosi.
E’ di queste ore l’ennesima situazione incresciosa che riguarda l’acquisizione dei biglietti attraverso le piattaforme note a tutti e, anche stavolta, le nostre perplessità non hanno la possibilità di avere una risposta.
A cosa ti riferisci?
C’è una lamentela generale da parte di tutti coloro che tentano di acquistare i biglietti messi a disposizione dall’Atalanta per la gara che gli azzurri disputeranno a Bergamo.
Si riescono ad acquistare pochissimi tagliandi, poi risultano esauriti in poche ore.
Stiamo parlando nell’ordine di due, tre, quattro, massimo una decina di tagliandi per club. Ed anche i gruppi organizzati lamentano la stessa difficoltà.
Non sappiamo cosa accada realmente, vorremmo solo interfacciarci con qualcuno che ci dia delle risposte.
Troppe volte ci si è imbattuti in problematiche rimaste irrisolte proprio perchè è mancato questo collegamento.
Ed è un peccato, perché il tifoso, giustamente, ci resta male. Capiamo la cautela da parte del Club ma crediamo anche sia giusto che si guardi a ciò che darebbe maggiore lustro, anche al Club stesso.
Attualmente il muro c’è, ma siamo fiduciosi. Vogliamo provare a scardinarlo ed aprire un dialogo con una società che, voglio approfittare per ribadirlo, sta facendo cose eccezionali.
Voglio anche approfittare per ricordare che in estate scorsa, a Dimaro, mentre i focolai di protesta contro la società divampavano a più non posso, noi eravamo lì a sostegno dei ragazzi e della società azzurra.
C’eravamo anche noi e, in effetti, concordiamo nel dire che rappresentate la parte bella del tifo, quella animata da perbenismo e pura passione.
Al netto di ciò, e delle vostre squisite intenzioni, temi che questo fenomeno dilagante del tifoso munito di voce sui social possa avere anche risvolti negativi?
Si, il rischio c’è.
I social possono diffondere concetti positivi ma anche interferire negativamente se spinti da propositi non sani.
Bisogna saper distinguere. Bisogna discernere gli intenti positivi da quelli negativi.
Io posso asserire con assoluta certezza che tra gli iscritti ai club ci sono fior di professionisti o persone umili ma tutte animate dalla volontà di diffondere l’immagine del napoletano perbene.
Sono convinto che il club stia facendo cose enormi e che, aprendosi a sinergie, possa diventare ancora più forte per la felicità di tutti noi.