C’è in giro un accanimento nei confronti di coloro che parlano di mercato, di possibili partenze di Osimhen a fine stagione e dell’interesse di altre squadre per Kvaratskhelia.
Noi diciamo: lasciamoli parlare.
Anche perché si tratta di notizie quasi scontate, anche per chi prova solo a fare ragionamenti:
dopo una stagione di questa portata è normale che le maggiori potenze calcistiche europee provino ad accaparrarsi il nigeriano.
Ed è altrettanto normale che un giovane che impatta in quella maniera sul campionato italiano susciti l’interesse di altre squadre.
Si chiamano dinamiche di mercato.
Dinamiche che sono sempre esistite ed esisteranno sempre, per loro e per tutti gli altri calciatori.
Sono canali paralleli al calcio giocato che mai si sono uniti e mai si uniranno.
Quelli del mercato sono percorsi sommersi, spesso invisibili, che viaggiano di pari passo al calcio giocato.
Perché meravigliarsi?
Non bisogna interpretarli come minacce al fantastico viaggio che il Napoli sta facendo sul campo.
Anche perché, ad oggi, nessuno sa chi e se andrà via da Napoli.
Dipenderà sostanzialmente da quanto gli altri saranno disposti a versare nelle casse del Napoli e, ovviamente, dalla volontà dei calciatori azzurri.
Già, i calciatori azzurri.
Questi eroi che, da inizio stagione, trasudano di napoletanità da tutte le parti.
Lo si percepisce anche a km di distanza.
Osimhen, il più richiesto, è quello più calato nel progetto Napoli.
A Victor, in questo momento, interessa solo portare il Napoli al terzo tricolore della sua storia.
Lo si vede dai suoi occhi affamati, dalla determinazione profusa, dalla voglia di coinvolgere ed entusiasmare tutti, compagni e tifosi.
Se poi, in giro, c’è qualcuno che tenta di destabilizzare l’ambiente, beh, trovi qualche altra motivazione.
Perché non ci vogliono i detrattori e i destabilizzatori per inculcare nel nostro cervello l’idea che i nostri campioni un giorno possano andar via.
Basta l’intelligenza. Che abbiamo già.