Una rubrica, quella dei “Top e Flop” che non vuole essere un pagellone settimanale, ma semplicemente rilevare gli andamenti prestazionali dei calciatori azzurri, evidenziare dunque le prestazioni “top” e quelle “flop”, quelle che hanno palesato un rendimento all’altezza della situazione e quelle che invece necessitano ancora di accorgimenti e migliorie.
TOP
JORGINHO
Quello che arrancava nella corsa nel centrocampo a due di Rafa Benitez era la controfigura di quello che abbiamo avuto il piacere di ammirare questa sera a Palermo. Ristabilito fisicamente, atleticamente e soprattutto nella forza mentale. Un calciatore a cui è stata riconsegnata in un pacchetto confezionato con cura e dedizione la preziosa fiducia di cui aveva bisogno. Sempre nel vivo del gioco, accoglie con gioia i palloni serviti dai difensori in cerca di sbocchi, e con la stessa gioia smista la sfera verso i compagni abilitati alla fase offensiva. Un gioiello il lancio millimetrico di prima intenzione sulla corsa di Ghoulam che ha poi confezionato il raddoppio partenopeo.
ZIELINSKI
Il sorriso di Allan che lo ha abbracciato a bordo campo e congedato dal terreno verde è stato il marchio timbrato su di una prestazione molto positiva. Pronti, via, e subito si nota che l’emozione provata dal polacco è rimasta negli spogliatoi. Il giovane azzurro sembra inizialmente timido, ma il passo è vispo, la testa sempre alta in cerca di ispirazioni, la mente lucida per non dimenticare i dettami sarriani. Piotr sembra uno dei fili che compone una ragnatela perfetta, che stavolta, a differenza di quella secretata a Pescara, non avrà mai cedimenti.
CALLEJON
Dopo tre giornate di campionato ha già siglato due doppiette. Non illudiamo i lettori, non è lui l’erede di Gonzalo Higuain, ma un calciatore come lo spagnolo non può che essere una fortuna per la compagine che lo ha nelle proprie fila. Praticamente perfetto nel 4-3-3 di impronta sarriana, utilissimo in fase di non possesso, lucido sotto rete nonostante i tanti metri percorsi. Dopo un primo tempo in sordina, fa l’Hamsik e si fa trovare pronto per raccogliere e trasformare in oro i due assist al bacio di Zielinski ed Insigne. Altri due gol in saccoccia e riposo meritato.
FLOP
KOULIBALY
Il potenziale è enorme, lo sappiamo tutti. La gara è sufficiente, come quasi tutte quelle da lui disputate. Allora perché è inserito tra i flop Kalidou? Da troppo tempo lavora per limare alcune carenze, ma il terreno di gioco continua ad evidenziarle: troppi passaggi in uscita sbagliati anche stasera, qualche palla persa di troppo in zone pericolose, per fortuna su piedi piuttosto innocui. Il suo strapotere fisico cuce pezze gigantesche, belle si, ma non troppo da far dimenticare sotto ci siano dei buchi.
MILIK
Lasciamolo crescere questo talentuoso giovale polacco. La casacca che ha ereditato pesa parecchio, e non crediamo il problema sia il fatto che ci sia un 9 di troppo rispetto al passato. Volenteroso lo è stato anche stasera, ma anche troppo impreciso. Milik ha sprecato un paio di buone occasioni sotto porta ma la peculiarità che sembra preoccupare di più è la limitata partecipazione al gioco di squadra. Limite del calciatore o reminiscenze derivanti dalle giocate di un mostro sacro? Decisamente la seconda ipotesi. Bisogna solo saper aspettare lui, e lo sviluppo della nostra capacità di dimenticare il passato.
GABBIADINI
Non vogliamo stilare nessuna prognosi, ma il ragazzo palesa qualcosa che non va. Non gioca, e va bene, un motivo ci sarà. Il Napoli non lo ha voluto cedere, e va bene, anche in questo caso un motivo ci sarà. Uno più uno fa sempre due: il Napoli crede di avere in casa un futuro campione che in questo momento ha qualcosa che non va. E lo si è visto anche stasera in campo a Palermo. Ad ora di cena un gol lo ha mangiato anche lui in contropiede, ma l’analisi non deve limitarsi a questo. Sempre abulico, poco voglioso, privo di sorriso – è carattere – si dirà, va bene, è carattere. Ma se si vuol dare forma e valore al proprio talento bisogna tirar fuori gli artigli.