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Partenopeismi

Cinque sfumature di Genoa-Napoli

MARASSI ENGLISH STYLE – Genoa-Napoli è una bella anomalia di questa Serie A,  è un match di Premier League prestato all’Italia calcistica, per atmosfera, colori, tifo e partecipazione sugli spalti. L’energia che si sprigiona dalle gradinate è una perla rara in un campionato come quello italiano, in cui la gente scappa dagli stadi e il campanilismo si trasforma in odio.  Italia, guarda ed impara!

IL FISCHIETTO ROTTO DI DAMATO – Attenzione, che non diventi un alibi. Ma senza essere tacciati di esser fautori del pianto spinto e della lamentela continua, consentiteci di scriverlo a caratteri cubitali:  il fischietto di Barletta ha tolto, probabilmente, due punti d’oro al Napoli. Nel primo tempo lo stop con tocco a seguire di mano di Ocampos, un fotogramma dalla pallavolo, non sanzionato. Nel secondo il rigore solare su Milik lanciato a rete (con conseguente espulsione di Orban) e la non espulsione dello stesso Ocampos (per gomitata su Callejòn) hanno condizionato una gara altrimenti bellissima, giocata ad un ritmo vertiginoso e con un’intensità da calcio totale.

SAN PEPE REINA – Il protagonista assoluto alla fine è lui: Pepe Reina torna Lìder Maximo. Queste sono partite che uno dovrebbe vincere e che meriteresti anche di vincere, per quanto mostrato in campo. Ma è proprio in queste gare che si rischia di rimanere con un pugno di mosche e infatti, all’ultimo sospiro, il portiere spagnolo si supera e salva il risultato sul figlio d’arte del Cholo Simeone, arrivato solo soletto nell’area piccola. Una prestazione da campione vero,condita da altri interventi risolutivi,  la migliore risposta alle critiche di sabato sera.

L’URLO DI SARRI – Nel dopogara ha fatto clamore la richiesta d’aiuto di Maurizio Sarri alla sua società, dopo gli episodi arbitrali negativi subiti a Pescara e Genova. Per la prima volta il tecnico toscano, dopo essere stato depositario per l’ intera passata stagione di tutte le recriminazioni contro la classe arbitrale, quasi invoca l’intervento del suo presidente ed aggiungiamo noi: “Finalmente!”. Sarebbe stato meglio per tutti che a parlare non fosse l’allenatore, forzatura evidente e danno d’immagine non da poco, ma la dirigenza o meglio ancora il suo numero uno. Aurelio è il momento di alzare la voce…

L’ONDA D’URTO DEL NAPOLI –  E’ andato a Marassi, ha giocato, dominato e per poco non ha vinto. Il Napoli è forte, lo si sapeva, ma per la personalità e la freschezza mentale con cui ha affrontato il Genoa nella sua tana va sicuramente elogiato. Al momento l’undici di Sarri è l’unica squadra ad esser rimasta imbattuta, dato da non sminuire, nonostante il calendario non impossibile ma considerando anche il tour de force tra campionato e Champions League. Le occasioni di Callejon, Insigne, Milik, la traversa di Hamsik e l’attenzione e la concentrazione della fase difensiva lasciano impressa negli occhi l’immagine di un Napoli granitico e già in buona condizione.

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Francesco Romano è laureato ed ha un master in comunicazione e marketing. Ama scrivere, lavora presso Mediaset.
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