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Partenopeismi

Una realtà che deve essere vista da tutti

Non siamo più nel campo delle ipotesi, il parlare è stato così chiaro da essere incomprensibile solo a chi non vuol capire.

Lo spunto viene dettato da una domanda sul Leicester neo campione d’Inghilterra posta nel dopo gara di Napoli-Atalanta: Ecco, quella è l’eccezionerisponde Maurizio Sarriun evento che può capitare, ma che non si può programmare, perchè troppo utopistico come obiettivo rispetto a quella che è la dimensione del club“. Ovviamente, il tutto è stato asserito in evidente ottica Napoli, con riferimenti per niente velati rispetto al club guidato dal tecnico toscano.

In altri termini, per Maurizio Sarri il Napoli non è mai stato costruito per vincere il campionato e nemmeno ha mai avuto i mezzi per poterci pensare. Una cosa, insomma, che si può racchiudere in una sola parola: sogno. un qualcosa di desiderato, fortemente voluto, immaginato, ma difficilmente tramutato in realtà. Un sogno, appunto. Difficilissimo, ma non impossibile. Un qualcosa di inseguito ma senza avere l’obbligo di essere acciuffato.

Maurizio Sarri è stato chiaro, ma se avesse potuto essere ancora più schietto avrebbe invitato tutti ad essere fieri di un Napoli che ha fatto qualcosa di straordinario, ben oltre le più rosee previsioni, ma soprattutto qualcosa che ha spinto la vettura al di là di quella che è la reale potenza del  motore.

La spaccatura tra la concretezza sarriana e la surreale visione dell’ambiente è imbarazzante.

L’ambiente napoletano ha cullato un sogno, ma lo ha inconsciamente reso pretesa. L’animo del tifoso azzurro ha cavalcato i successi ottenuti sul campo dagli uomini di Sarri  ma ha proiettato la realtà partenopea laddove essa non c’è mai stata.

Il pericolo è enorme: una stagione da incorniciare rischia di finire per non essere apprezzata, e non osiamo immaginare quali possano essere gli umori futuri della piazza dinanzi a risultati sportivi peggiori.

Il Napoli è uno. Così come la sua dimensione. Il Napoli e la piazza devono al più presto tornare a guardare con gli stessi occhi.

About author

Guido Gaglione è docente di arte e immagine, operatore di ripresa e giornalista pubblicista dal 2015.
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