Si possono ottenere sei vittorie in sei gare di campionato ed essere tristi?
Si può essere primi solitari in classifica in attesa del risultato della Juventus e non sprizzare gioia da tutti i pori? La risposta è si.
Il Napoli vince a Ferrara dopo aver fatto scorrere una pellicola già vista. Ma è un film bellissimo: non si massacra l’avversario alle prime battute, si soffre, si va sotto ma si reagisce e vince. Ancora una volta.
La classifica è una sorta di albero di Natale con la serie di lampadine fulminate: la si guarda nella sua fulgida bellezza ma non la si vede brillare.
L’infortunio subìto da Milik sul finire della gara non ha spento le luci ma le ha assopite, offuscate.
Anche Sarri dinanzi ai consueti microfoni accesi nel dopo-gara non è lo stesso. Le parole mancano, si fatica a commentare quanto accaduto sul terreno di gioco. E’ evidentissimo che il pensiero sia altrove. Alla domanda che indaga sull’infortunio di Milik il tecnico toscano risponde con la consueta ironia ma la muscolatura è talmente rigida e tesa da non consentire nemmeno un accenno di sorriso:
“l’unica cosa che so è che il ginocchio non è quello infortunato lo scorso anno”.
L’intervista è fulminea, quasi quanto un dribbling di Mertens. Ma non frega a nessuno. L’unica cosa che tutti vogliono sapere è l’entità dell’infortunio del polacco.
Domani se ne saprà di più. Ma sarà una lunga notte.
Nel frattempo proviamo a goderci l’ennesima vittoria ed uno sguardo, quello di Mertens: il suo compagno di reparto è a terra dolorante, lui balza in piedi dalla panchina sulla quale si era seduto qualche minuto prima. L’apprensione che si legge nei suoi occhi lucidi è quanto di più bello si possa vedere in chi vive intensamente un legame vero e non solo una causa comune.
Milik e Mertens in campo si contendono la stessa casacca, ma le sue lacrime ci hanno confermato, qualora ve ne fosse bisogno, che gli uomini vengono prima dei calciatori.
Il gruppo di calciatori del Napoli è forte, fortissimo. Milik anche.
E domani, qualsiasi sia il responso medico, il Napoli proseguirà il suo percorso trionfale avendo a disposizione tutti gli uomini di cui dispone.