Ieri Pepe Reina ha dovuto raccogliere il pallone nella propria rete per ben quattro volte, ma sarebbe ingiusto o quantomeno impietoso attribuirne a lui le colpe.
In tempi non sospetti abbiamo auspicato un cambio di consegna delle chiavi della porta azzurra e per questo siamo stati spesso criticati, etichettati come coloro che strumentalmente avessero attuato strategie anti-Napoli (CLICCA QUI per visualizzare l’articolo).
Oggi, a seguito di una prestazione senza macchia del portiere azzurro, vogliamo rimarcare con forza quella richiesta.
Al netto di tutto quanto apporta al Napoli il portiere spagnolo in termini di carisma, personalità ed allegria, Pepe Reina da un punto di vista puramente tecnico è un buon portiere, bravo tra i pali, discreto nelle uscite fuori porta, ottimo nel palleggio con i piedi.
Chi ci legge potrebbe quindi legittimamente chiedersi: dove sta il problema? Lo accontentiamo: il problema vero è la sua squadra di appartenenza: il Napoli.
Forse in tanti stamane masticano amaro per aver aperto gli occhi il giorno dopo una cocente sconfitta, forse in pochi si rendono conto contro chi quest’ultima è maturata. Il Napoli ha raggiunto una consapevolezza impressionante, una qualità del palleggio ammirevole, una bellezza estetica unita a concretezza da far invidia a tutti e spingere l’allenatore più forte del mondo all’esternazione di complimenti che non possono che commuovere.
Ebbene, questo Napoli, non merita solamente un buon portiere, merita un portiere straordinario. Merita un numero uno le cui prestazioni siano in linea con la dirompenza fisica di Koulibaly, l’estro di Insigne, la straordinaria efficacia di Ghoulam, l’infallibilità sotto porta di Mertens.
Il portiere del Napoli deve necessariamente allineare il suo livello prestazionale a quello dei suoi compagni se non vuole essere l’anello debole di una catena stupefacente.
Abbiamo raccolto i dati statistici delle prime undici giornate di campionato dei portieri di Napoli, Inter e Roma, per tradurre in fatti quello che a molti è sembrato un accanimento mediatico:
Reina | Alisson | Handanovic | ||
1° Giornata | Tiri in porta | 3 | 6 | 3 |
Parate | 2 | 6 | 3 | |
2° Giornata | Tiri in porta | 3 | 8 | 2 |
Parate | 2 | 5 | 1 | |
3° Giornata | Tiri in porta | 2 | Rinviata | 1 |
Parate | 2 | 1 | ||
4° Giornata | Tiri in porta | 0 | 2 | 5 |
Parate | 0 | 2 | 5 | |
5° Giornata | Tiri in porta | 2 | 6 | 2 |
Parate | 1 | 6 | 1 | |
6° Giornata | Tiri in porta | 2 | 6 | 3 |
Parate | 2 | 5 | 3 | |
7° Giornata | Tiri in porta | 0 | 3 | 4 |
Parate | 0 | 3 | 3 | |
8° Giornata | Tiri in porta | 2 | 6 | 7 |
Parate | 2 | 5 | 5 | |
9° Giornata | Tiri in porta | 5 | 0 | 5 |
Parate | 5 | 0 | 5 | |
10° Giornata | Tiri in porta | 4 | 2 | 2 |
Parate | 2 | 2 | 0 | |
11° Giornata | Tiri in porta | 1 | 3 | 2 |
Parate | 0 | 3 | 1 |
Ne emerge un dato impietoso:
Tiri subiti nello specchio | Gol subiti | |
Reina | 24 | 8 |
Alisson | 42 | 5 |
Handanovic | 36 | 8 |
Il rapporto tra tiri subiti nello specchio della porta e quelli finiti in fondo al sacco è nettamente a sfavore di Pepe Reina. I portieri di Roma e Inter, dunque, stanno portando alle rispettive squadre di appartenenza un contributo nettamente migliore rispetto a quanto dato da Pepe Reina al Napoli.
Qualcuno continuerà a definirci “accaniti” ed avrà ragione: eravamo, siamo e saremo fortemente accaniti nel desiderare che a difendere la porta degli azzurri vi sia un portiere che sia straordinario quanto il Napoli.
Vogliamo sentire l’impatto dei guantoni col pallone. Il silenzio deve trasformarsi in rumore.